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Hanno le idee molto chiare Luna e Manuela in fatto di tutela ambientale. Diciassette anni la prima, venticinque la seconda, hanno stretto la loro amicizia in un campo di volontariato di Legambiente ad Anzio, sul litorale romano, dove ambedue vivono. E da allora condividono più che una passione una scelta (di vita) consapevole: rendere il loro mondo concretamente vivibile. È stata quell’esperienza a contatto “attivo” con la natura a mettere un sigillo a questo impegno. Si sono ritrovate in una delle attività cosiddette “di prossimità” organizzate in tempo di pandemia, ovvero: non lontano dal luogo di residenza e senza pernottamento. Quattro fine settimana, dal mattino alla sera. L’obiettivo in questo caso era la riqualificazione della riserva naturale di Tor Caldara, area protetta sulla costa laziale a sud della Capitale fra Lavinio e Nettuno. Il campo che ha puntato al rifacimento delle staccionate, alla sistemazione dell’area pic-nic e del vivaio, alla pulizia della spiaggia e alla divulgazione storico-archeologica del luogo si è svolto lo scorso maggio, proprio nel momento delle riaperture.
«L’ho vissuto come un segnale importante di ripartenza - racconta Luna Mercuri, che frequenta il liceo classico e cerca di battersi «per un futuro più giusto e sostenibile». Un segno, forte, di speranza, rinascita e cura dopo l’emergenza Covid che ci ha visti chiusi in casa e lontani dal volontariato, dagli spazi verdi e dalle altre persone». Lei si definisce «attivista» e da grande vorrebbe esserlo «full time»: «Di un’associazione internazionale che porti avanti le battaglie che più mi stanno a cuore: femminismo, educazione e, ovviamente, ambiente. Crescendo al mare sono sempre stata particolarmente affascinata dagli eco-sistemi marini», spiega.
Le fa eco la compagna “di volontà” Manuela Mariani di nove anni più grande che frequenta la Scuola di Specializzazione in Beni Demoetnoantropologici alla Sapienza e porta avanti il progetto di tutela ed educazione ambientale “Una goccia nel mare” finanziato dai Corpi Europei di Solidarietà: «Da grande mi piacerebbe rimanere qui ad Anzio e collaborare con varie realtà territoriali anche oltre comune, cercando di unire le mie passioni per l’antropologia e l’impegno ambientalista. Lavorare con e per i giovani della comunità è importante per renderci tutti più consapevoli nelle azioni quotidiane».
A dare una panoramica dei campi estivi è il responsabile Legambiente del settore, Mattia Lolli: «I primi sono stati organizzati nel 1991, siamo quindi a 30 anni di attività - spiega -. In Italia, da Lampedusa al Piemonte, passando per l’Umbria e le Marche, abbiamo più di 30 proposte residenziali con vitto e alloggio, cioè esperienze dove i partecipanti vivono “una full immersion ambientalista” per 7-15 giorni. Poi ci sono quelle di “volontariato di prossimità” organizzate per esempio la scorsa estate durante la pandemia: i partecipanti rimangono nel proprio territorio e tornano casa al termine dell’attività quotidiana». Ci sono campi anche all’estero, all’interno del network Alliance of European Voluntary Service Organization che raggruppa le più importanti associazioni di volontariato in Europa e nel mondo.
L’identikit del volontario? In maggioranza ragazze (58%), la fascia più rappresentata è tra i 18 e 35 anni (75%), seguita da quella fra i 14 e i 17 (12%) Ci sono anche gli over 35 (10%). «Negli ultimi 4 anni c’è stato un aumento di richieste di circa il 3% - conclude Lolli - L’effetto Greta Thunberg ha influito più che sul numero di ragazze e ragazzi interessati, sulla loro motivazione e consapevolezza».
Oltre alle opportunità offerte da Legambiente ci sono quelle della Lipu che ogni anno cura migliaia di animali selvatici in Centri Recupero o di Primo Soccorso in tutt’Italia e gestisce 30 oasi e riserve. Ai campi estivi dell’Oasi Lipu Massaciuccoli in Maremma, nel Parco Migliarino San Rossore, oppure in Sardegna. possono partecipare i ragazzi fra i 14 e i 18 anni. Anche Coldiretti propone le sue vacanze ambientali con gli “agriasili” ovvero le fattorie didattiche, 3 mila da nord a sud. A dare il via, a giugno, è stato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nella tenuta di Castelporziano trasformata per due giorni nel primo campo estivo presidenziale.
Luisa Mosello
Rassegna del 09 Luglio, 2021 |
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