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ISSUE 386

Refrigerazione, da marzo parte la transizione verso i gas naturali: cosa cambia

Il regolamento sugli F-gas inizia a dispiegare i suoi effetti: porterà prima a una riduzione e poi all’eliminazione dei gas sintetici

ilsole24ore.com

Refrigerazione, da marzo parte la transizione verso i gas naturali: cosa cambia

L’entrata in vigore è prevista per marzo. A partire da quella data inizierà a dispiegare i suoi effetti il nuovo regolamento sugli F-gas (o gas fluorurati), un testo approvato da poco da Parlamento e Consiglio Europeo. Il voto delle istituzioni europee ha chiuso la procedura di adozione. Ora si passerà alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’Ue e, poi, direttamente alla sua entrata in vigore, dal momento che un regolamento europeo non ha bisogno di alcun atto formale di adozione nazionale ed entra in vigore contemporaneamente in tutti gli Stati Membri. Gli impatti del nuovo calendario di regole saranno grandissimi: gli F-gas sono presenti in tantissimi apparecchi, come impianti di refrigerazione, condizionatori, pompe di calore e impianti di protezione antincendio.

 

Cosa cambia

 

La misura cardine del nuovo regolamento è la progressiva eliminazione del consumo di refrigeranti sintetici chiamati Hfc, le cui quote andranno a ridursi già a partire dal prossimo anno, per arrivare ad un livello minimo residuale del 16% rispetto al valore attuale nel 2030 e per azzerarsi poi nel 2050. Saranno sostituiti, con un calendario molto articolato, da gas naturali.

 

Il testo stabilisce, inoltre, che a partire dal 1° gennaio del 2032 sarà vietato l’uso di gas fluorurati ad effetto serra con Gwp (Global warming potential, una grandezza che misura il potenziale di emissioni di un prodotto lungo tutta la sua vita) superiore a 750 per l’assistenza e la manutenzione delle apparecchiature fisse di refrigerazione. In questo modo viene proibita la quasi totalità dei refrigeranti fluorurati correntemente utilizzati, salvo il caso in cui siano rigenerati o riciclati.

 

Le reazioni delle imprese

 

Assocold, l’associazione che rappresenta la refrigerazione commerciale e industriale all’interno di Anima Confindustria, raccomanda a tutti gli operatori del settore di tenerne conto fin d’ora dirigendo i clienti verso scelte di acquisto in un’ottica di lungo termine, ovvero tecnologie adeguate ad affrontare la transizione ecologica. L’elevatissimo numero di installazioni esistenti con refrigeranti ad alto Gwp come R448A, R449A, R134a e le possibili ripercussioni sulla disponibilità e sul prezzo di questi gas impongono di pianificare le eventuali azioni di adeguamento con largo anticipo, in modo tale da diluire il loro impatto economico nei prossimi anni e consentire di portare a fine vita questi impianti in modo economicamente sostenibile.

 

Mastrapasqua (Assocold): «Verso un’industria del freddo sostenibile»

 

«Per Assocold – afferma il presidente Francesco Mastrapasqua – e per tutto il mercato della refrigerazione commerciale e industriale si tratta di un passaggio molto importante verso l’obiettivo di un’industria del freddo completamente sostenibile. L’industria italiana della refrigerazione offre tutte le tecnologie ed i prodotti più efficienti e sicuri immediatamente disponibili per sostenere la transizione ecologica, e dunque chiediamo a tutte le imprese e agli operatori del nostro settore di rimanere al fianco dei retailer per accompagnare il mercato in questa fase di transizione ecologica, tecnologica e sociale».

 

Giuseppe Latour

 

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