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Rassegna del 24 Gennaio 2019
    

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L'inquinamento non ha confini: ecco come si sposta attraverso l'Europa


Un'animazione mostra il diossido di azoto, un gas serra fortemente irritante, sollevarsi dalle aree industriali e diffondersi sopra il continente, sospinto dai venti. Una delle regioni di massima concentrazione si trova in Italia


In un periodo storico all'insegna di muri e nazionalismi vale ogni tanto la pena ricordare alcune urgenti questioni che accomunano ogni angolo del Pianeta, e nello specifico del nostro continente. L'animazione che vedete nel tweet qui sotto mostra la concentrazione e il movimento del diossido di azoto in Europa tra il 5 e il 10 gennaio 2019.

Il gas fortemente irritante per le vie respiratorie è creato nel processo di combustione dei combustibili fossili, nelle attività industriali e nei motori dei veicoli. Siccome è più denso dell'aria, si mantiene a livello del suolo: l'animazione ne mostra infatti la concentrazione al suolo ora per ora, con le aree maggiormente inquinate indicate in bianco.


Sforzo comune.
La mappa è stata prodotta per BBC dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), presso l'European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (ECMWF) di Reading. Copernicus è un programma di osservazione satellitare della Terra lanciato nel '98 dalla Commissione Europea, cui il Regno Unito vorrebbe continuare a partecipare anche dopo Brexit.

Grazie alla rete di satelliti Sentinel, il progetto monitora cambiamenti climatici, inquinamento atmosferico, estensione della vegetazione, disastri naturali. In questo caso, le informazioni satellitari fornite da Copernicus sono state integrate con le misurazioni dei sensori a Terra e con modelli atmosferici sulle condizioni dei venti in quei giorni.

Dove si concentra? Nell'animazione, il diossido di azoto si solleva dai punti che corrispondono alle grandi e trafficate città (Londra, Parigi, Madrid, Mosca); dalle aree industriali di Germania, Italia, Regno Unito; dai porti di Gibilterra, Anversa, Rotterdam; e rimane imbrigliato da Alpi e Pirenei, finendo per accumularsi, per esempio, sulla Pianura Padana, una delle aree più soffocate d'Europa.

In base alla legislazione europea, il livello medio orario di azoto non deve superare i 200 microgrammi al metro cubo più di 18 volte all'anno, mentre la media annuale non deve salire oltre i 40 microgrammi al metro cubo.

 

Fonte: Focus, 20 gennaio 2019




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Rassegna del 24 Gennaio 2019
 
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