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Rassegna del 15 novembre 2018
    

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DA ECOMONDO: Economia, il futuro è sempre più circolare: Italia in pole position in Europa


Cala il sipario sulla 22esima Edizione di Ecomondo, fiera internazionale dedicata all'economia circolare

Si è conclusa il 9 novembre la 22esima Edizione di Ecomondo, la fiera internazionale organizzata da Italian exhibition group (Ieg) dedicata agli attualissimi temi della ‘green’ e ‘circular economy’.

Ecomondo e Key Energy – Parallelamente a Ecomondo si è svolta anche la dodicesima edizione di Key Energy, il Salone dell’energia e della mobilità sostenibile, sempre organizzato da Italian exhibition group e dedicato al progetto “Città Sostenibile”.

Gli eventi della fiera – Oltre 200 eventi internazionali si sono svolti durante le quattro giornate della kermesse alla presenza di buyers provenienti da 60 Paesi del mondo. Tante le novità che sono state introdotte e discusse insieme alla criticità da superare e alle opportunità nell’ambito del riuso e valorizzazione dei principali rifiuti tecnici e biologici, incluse le acque reflue, le materie prime alternative e l’ecodesign industriale, la bonifica e la riqualificazione di aree contaminate, anche marine, e la bioeconomia.

Nello stand di EcoTyre, ad esempio, si presentavano i primi pneumatici con mescola contenente gomma riciclata frutto del progetto “da Gomma a Gomma” , l’innovativo progetto made in Italy che consente di ricavare un nuovo pneumatico da una mescola ottenuta dal granulato di quelli ormai fuori uso, i cosiddetti “pfu”.

L’iniziativa è firmata appunto da EcoTyre, consorzio italiano che conta su oltre 600 soci specializzato nel trattamento degli pneumatici fuori uso, ovvero tutte quelle gomme ormai inutilizzabili per usura, vecchiaia o per gravi danni che impediscono di usarli su strada. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con alcuni soci e fornitori esterni della filiera. Di fatto, il processo consente di utilizzare la gomma triturata derivante direttamente da pneumatici giunti a fine vita, previa devulcanizzazione, che viene poi aggiunta alle mescole utilizzate nella produzione di nuovi battistrada, opportunamente formulate a questo scopo.

Nel corso dei test condotti da 20 camion, sono già stati percorsi un milione di chilometri sulle strade italiane al fine di verificare l’usura e la durata dei pneumatici con gomma riciclata e comparare i dati con quelli delle gomme tradizionali.

Sempre nel pieno rispetto dell’ambiente, tra le novità annunciate per la prima volta in Italia durante la fiera, il processo di ionizzazione dei bagni chimici, che ne permette una sanificazione completa con un netto abbattimento dei batteri. Si chiama T-Zone, il sistema di igienizzazione e pulizia tramite ozono, introdotto dall’azienda Tailorsan che, solo a Roma smaltisce ogni anno oltre 500.000 litri di reflui. Un processo che rappresenta una svolta nel settore: tutti i bagni mobili che andranno in consegna per gli eventi e i cantieri saranno accompagnati da un sigillo di garanzia che ne certificherà l’avvenuta sanificazione.

E sempre in quest’ottica, firmato anche l’ accordo italo-tunisino per il riuso e riciclo dei rifiuti tessili. Siglata intesa per la trasparenza e la crescita della filiera italo-tunisina del riuso e riciclo dei rifiuti tessili domestici. Accordo tra il CONAU (Associazione nazionale filiera abiti usati) e l’omologa Associazione tunisina. Ogni anno sottratte alla discarica 150.000 tonnellate di abbigliamento usato

Una volta tanto, dunque, buone notizie per l’Italia che dà il buon esempio: il nostro paese, infatti, è in pole position in Europa nell’economia circolare. Nel settore rifiuti siamo alla vigilia del recepimento di nuove importanti direttive europee indirizzate verso la circular economy, quelle entrate in vigore il 4 luglio scorso. Un passo decisivo per il nostro Paese che apre nuovi possibili asset economici. Con una spesa complessiva di 9,3 miliardi di euro per il quinquennio 2019-2023 si potrebbe produrre infatti un impatto economico e occupazionale quantificabile in oltre 26 miliardi di euro di nuova produzione e di nuovo valore aggiunto, attivando oltre 170.000 unita’ di lavoro.

Per tasso di circolarità, l’Italia è al secondo posto fra i principali Paesi europei. Numeri alla mano, nel 2016 sono state riciclate in Italia 13,55 milioni di tonnellate (Mt) di rifiuti urbani, pari al 45% dei rifiuti prodotti, collocando il Paese al secondo posto dietro alla Germania con un’ottima performance in particolare nei rifiuti d’imballaggio. Anche nel settore dei rifiuti speciali le classifiche ci pongono tra i leader in Europa: nel 2016 sono state riciclate in Italia circa 91,8 Mt di rifiuti speciali, il 65% di quelli prodotti.

OCCASIONE PER METTERE IL TURBO – “Il nostro Paese parte da quindi un’ottima situazione, ma oggi – nella fase di recepimento delle norme Ue – occorre accelerare in maniera decisa, sviluppando le diverse filiere del riutilizzo e del riciclo dei rifiuti in direzione dei nuovi obiettivi per l’economia circolare. La nuova direttiva è un’occasione imperdibile per aumentare la competitività dell’industria italiana“, afferma il vicepresidente del Circular Economy Network Luca Dal Fabbro.

 

Fonte: QuiFinanza, 10 novembre 2018




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