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Rassegna del 13 Dicembre 2018
    

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I dati del Rapporto Greenitaly 2018 di Fondazione Symbola e Unioncamere


GreenItaly 2018 è il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere – promosso in collaborazione con il Conai e Novamont, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Tra le best practice raccontate, anche ESO.

 

Da mediakey.tv del 4 dicembre 2018

GreenItaly 2018 è il nono rapporto di Fondazione Symbola e Unioncamere che misura e pesa la forza della green economy nazionale. Sono oltre 345mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito nel periodo 2014-2017, o prevedono di farlo entro la fine del 2018 (nell’arco, dunque, di un quinquennio) in prodotti e tecnologie green per ridurre l’impatto ambientale, risparmiare energia e contenere le emissioni di CO2.

Alla nostra green economy si devono già 2 milioni 998 mila Green Jobs, ossia occupati che applicano competenze ‘verdi’. Il 13% dell’occupazione complessiva nazionale. Un valore destinato a salire ancora entro l’anno: sulla base delle indagini Unioncamere si prevede una domanda di green jobs pari a quasi 474mila contratti attivati, il 10,4% del totale delle richieste per l’anno in corso, che si tratti di ingegneri energetici o agricoltori biologici, esperti di acquisti verdi, tecnici meccatronici o installatori di impianti termici a basso impatto; e nel manifatturiero si sfiora il 15%.
Le aziende di questa GreenItaly hanno un dinamismo sui mercati esteri nettamente superiore al resto del sistema produttivo italiano: con specifico riferimento alle imprese manifatturiere (dai 5 ai 499 addetti), quelle che hanno visto un aumento dell’export nel 2017 sono il 34% fra chi ha investito nel green contro il 27% tra chi non ha investito. Queste imprese innovano più delle altre, quasi il doppio: il 79% ha sviluppato attività di innovazione, contro il 43% delle non investitrici.

Dai dati del rapporto Green Italy emerge chiaramente la leadership della regione Lombardia nel panorama dell’economia verde italiana. Con 61.650 imprese, la Lombardia è al primo posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. Con  123.380 contratti green la Lombardia è prima anche per assunzioni “verdi”. Milano prima tra le province italiane per contratti  green  e seconda per numero di imprese che investono in eco-sostenibilità.

Il FOCUS LOMBARDIA del rapporto Green Italy, è stato presentato stamane a Milano, presso la sede di Assolombarda e con il sostegno di Fondazione Cariplo, impegnata da sempre sui temi della eco-compatibilità.  La ricerca ha il patrocinio del Ministero dell’Ambiente ed è stata realizzata in collaborazione con Conai e Novamont e con la partnership di Si.Camera e di  EY Italia. La presentazione è stata a cura del direttore di Symbola Domenico Sturabotti.  Sono intervenuti  Antonio Calabrò, vice presidente Assolombarda;  Raffaele Cattaneo, Assessore Ambiente Regione Lombardia; Stefano Pogutz, docente Università Bocconi;  Marco Granelli, Assessore Ambiente Comune di Milano;  Sonia Cantoni, consigliere Fondazione Cariplo. Ha moderato la discussione Tessa Gelisio. Ha concluso il presidente di Symbola Ermete Realacci.

FOCUS LOMBARDIA
Dai dati del rapporto Green Italy emerge chiaramente la leadership della regione Lombardia nel panorama dell’economia verde italiana. Con 61.650 imprese, la Lombardia è al primo posto in Italia nella graduatoria regionale per numero assoluto di aziende che hanno investito, o investiranno entro l’anno, in tecnologie green. Con 123.380 contratti green  stipulati dalle imprese per il 2018, più di un quarto del totale nazionale, la Lombardia è al vertice anche della graduatoria regionale per numero di contratti stipulati o programmati entro l’anno

Passando dal livello regionale a quello provinciale, è Milano con le sue 21.547 imprese green la provincia più virtuosa della Lombardia. Seconda Brescia con 8.155 imprese, il terzo gradino del podio è occupato daBergamo a quota 6.884. Seguono Monza e Brianza con 5.514, Varese con 5.115, Como con 3.770 imprese, mentre Pavia si attesta a 2.370. Mantova a quota 2.131, precede Lecco con 1.982 imprese e Cremona con 1.835. Chiudono Sondrio con 1.283 e Lodi con 1.064 imprese che hanno effettuato o hanno in previsione di effettuare eco-investimenti entro l’anno.  L’ottimo risultato della provincia di Milano è confermato anche su scala nazionale: Milano è al secondo posto in Italia nella graduatoria provinciale per numero di imprese green. Più in generale è tutta la regione a confermare ottime performance ‘verdi’: nella top twenty nazionale delle provincie per numero di imprese che hanno investito o investiranno green entro l’anno, infatti, ci sono anche il sesto posto di Brescia, il decimo di Bergamo, li sedicesimo di Monza e il diciottesimo di Varese.

Ma i primati della regione non si fermano qui: con 123.380 contratti stipulati dalle imprese per il 2018, più di un quarto del totale nazionale, la Lombardia è al vertice anche della graduatoria regionale per numero di contratti “green” stipulati o programmati entro l’anno. Un primato nazionale che vanta anche Milano, con le sue 63.242 mila attivazioni di contratti “verdi” previste a livello provinciale, il 13,4% del totale nazionale.

“In Italia – spiega Ermete Realacci, presidente di Symbola, Fondazione per le qualità italiane – questo cammino verso il futuro incrocia strade che arrivano dal passato e che ci parlano di una spinta alla qualità, all’efficienza, all’innovazione, alla bellezza. Una sintonia tra identità e istanze del futuro che negli anni bui della crisi è diventata una reazione di sistema, spesso senza incentivi pubblici. Una scelta coraggiosa e vincente, per le imprese e per il Paese. Un modello produttivo e sociale per una Italia che fa l’Italia. Più competitiva, più solidale, più green. Un contributo per la COP 24, la Conferenza ONU sul Clima che si è aperta ieri  in Polonia”.

Per Sonia Cantoni, componente del Consiglio di Amministrazionedella  Fondazione Cariplo:
Come dimostra il Rapporto GreenItaly 2018, in Lombardia, a Milano lavorare per l’ambiente significa non solo rispetto delle regole, ma anche capacità di innovazione, competizione e fiducia nel futuro che mobilitano istituzioni, imprese e soggetti del Terzo Settore. Fin dal 2003 Fondazione Cariplo ha contribuito a radicare in Lombardia una cultura della sostenibilita’ a tutto campo, ad affrontare stress e rischi di origine ambientale sempre più pressanti, ma anche a sviluppare nuove opportunità di lavoro, di mercato, di innovazione tecnologica e sociale, di investimento, di competitività dei sistemi territoriali. Il “Portale dell’ambiente” - on line da fine 2017 e lanciato in occasione della Giornata Mondiale del Suolo - rappresenta 2117 progetti finanziati dalla nostra Fondazione con 90 milioni di euro, per produrre, consumare, muoversi in modo più sostenibile, tutelare e valorizzare il capitale naturale, conoscere e prendersi cura del territorio, costruire la “capacità” di giovani, comunità, organizzazioni di agire per il bene comune. Un impegno che continua, per sostenere i trend positivi di un sistema che non può sottrarsi al confronto con gli impegni dell’Agenda internazionale 2030, agli impatti sempre più pressanti dei cambiamenti climatici e all’evoluzione a livello globale dei fenomeni sociali ed economici.

Storie, esperienze  e buone pratiche.
Nel Rapporto Green Italy vengono citate oltre 200 best practice raccontate, grazie anche alla collaborazione di circa trenta esperti.  Anche in queste la presenza della Lombardia è di primo piano.

Non a caso, molte delle aziende citate nella ricerca hanno casa proprio in Lombardia.  Sono tante e variegate le esperienze in regione, dallo scambiatore autopulente brevettato dalla bergamasca Albini Energia, che ha messo a punto un sistema di recupero del calore da più macchine industriali, fino al sistema ditracciabilità delle fasi di lavorazione dei tessuti sviluppato dal maglificio Besanidi Besnate (Varese), reso possibile inserendo nei materiali in lavorazione un microchip in grado di raccogliere e trasferire dati tecnici senza subire alterazioni durante le fasi di lavorazione. Sul fronte del risparmio idrico, la macchina Unimat di Cubotex per la tintura a spruzzo, può lavorare con un rapporto bagno inferiore del 30% rispetto a macchine simili. Per un impatto ancora minore possono essere usate le vernici Solas. L’azienda di Cernusco Lombardone (LC), è impegnata da oltre 20 anni nella produzione di vernici ottenute con materie prime vegetali e minerali, totalmente esenti da derivati petrolchimici, resine acriliche, viniliche e alchidiche. La Fulgar, di Castel Goffredo, in provincia di Monza è impegnata nella produzione di fibre biobased. L’Oleificio Zucchidi Cremona invece ha sviluppato un disciplinare volontario di certificazione (DTP.125) che concerne la sostenibilità della filiera di produzione dell’olio extra vergine di oliva, come evoluzione di un precedente progetto sviluppato con Legambiente e le principali organizzazioni di produttori olivicoli, che prevede il rispetto di oltre 150 requisiti che garantiscono la sostenibilità dell’olio extra vergine di oliva lungo tutta la filiera. Tra i giovani va annoverata l’esperienza di Linfa, una piccola serra smart (600x520x350 mm) pensata e commercializzata dalla start-up italiana Robonica. Un sistema modulare (si possono accoppiare numerose serre, ad esempio per i ristoranti) che garantisce, in casa, un sistema di coltura idroponica completamente automatizzato. Nel campo del packaging industriale sostenibile troviamoGrifal, un’azienda tecnologica italiana di Cologno al Serio (BG)  che opera con soluzioni d’imballo eco-compatibili e prestazionali di alto livello. Il Gruppo Saviola è uno dei  principali produttore di pannelli truciolati da legno ricilato, un mlione  e mezzo di metri quadri l’anno ed è il più importante trasformatore  di rifiuti di legno al mondo. MaterialConneXion  Italia è il più importante network internazionale di consulenza sui materiali, anche riciclati,  e sui processi produttivi innovativi e sostenibili. Promuove la creazione di contatti tra i produttori di materiali e i potenziali utilizzatori.

Si tratta solamente di alcune storie, il panorama è ancora molto ampio e comprende realtà come Pirelli, ACIMIT, Alfredo Grassi, Anemotech, Assomac, Assufficio, Azienda agricola Chiesa Virginio, BLM, Blumine, Brugnoli Giovanni, Caimi Brevetti, Camera Nazionale della Moda, CAMP, Candiani, Canepa, Carvico, Centrocot, la Tintoria Filati Clerici, Coima, la Conceria Arbor, Deltacalor, Edilmatic, Epson Italia, ESO Società Benefit, Eurojersey, F.lli Robustelli, Fadis, Federlegno Arredo, FilmarFluid-O-Thech, , Foppa Pedretti, FOR.TEX, Framis Italia, Frati Luigi, Brembo, Giovanardi,Harpaceas, Hyundai Italia, Il Sereno Hotel, IMA, InnovhubSsi, Jersey Lomellina, KIA MotorsItaly, Lariana Depur, LifeGate, Linificio e Canapificio Nazionale, Losma, Maglificio Ripa, Magneti Marelli, Mapei, Mattei Group, Matteo Thun&Partners, Milano Ristorazione, Panguaneta, Patricia Urquiola Studio, Poliform, Prelios, Radici Group, Ratti, Riva Industria Mobili, Roelmi, Senaf,  SilkBiomaterials, Stamperia di Cassina Rizzardi, STMicroelectronics, Stone Italiana, Streparava, Tabu, Texon Italia, Textile Solution Center, UNIC, UNIVA, Versalis e Wood.




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