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Rassegna del 7 Febbraio 2019
    

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Documento di riflessione Verso un'Europa sostenibile entro il 2030


Documento di riflessione Verso un'Europa sostenibile entro il 2030

La Commissione europea ha pubblicato il 31 gennaio 2019 il documento di riflessione "Verso un’Europa sostenibile entro il 2030" con l'obiettivo di avviare un dibattito informato tra cittadini, parti interessate, governi e istituzioni, sul futuro dell'Europa, in vista della preparazione dell'Agenda strategica 2019-2024 dell'Unione europea e della definizione delle priorità della prossima Commissione.

Lo sviluppo sostenibile è una questione complessa, ma si tratta di un concetto semplice: fare in modo che la nostra crescita economica ci consenta di mantenere un modello che dia risultati equi per l'intera umanità, e assicurare che gli esseri umani non consumino più risorse di quelle che la Terra può offrire. Questo significa, riporta il documento di riflessione, che dobbiamo modernizzare la nostra economia per aderire a modelli sostenibili di consumo e di produzione, correggere gli squilibri del nostro sistema alimentare e immettere su un percorso sostenibile la mobilità, le modalità di produzione e uso dell'energia e la progettazione dei nostri edifici.

Il documento di riflessione avvia il dibattito su come elaborare ulteriormente la visione UE in materia di sviluppo sostenibile e sulle tematiche centrali delle politiche settoriali post-2020 e allo stesso tempo prepararsi all'attuazione a lungo termine degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS).

Nel settembre 2015, all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, i paesi di tutto il mondo hanno sottoscritto l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e i suoi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS), decidendo così un elenco concreto di "cose da fare per le persone e il pianeta".

Il documento si concentra sulle strategie base verso la sostenibilità, nell'ottica di conseguire gli obiettivi dell'Agenda 2030 e i suoi 17 obiettivi che comprendono:

·         il passaggio da un'economia lineare a un'economia circolare;

·         la sostenibilità dal produttore al consumatore;

·         il tema delle risorse energetiche, degli edifici e della mobilità a prova di futuro;

·         gli strumenti per garantire una transizione socialmente equa.

Il documento presenta tre scenari per stimolare la discussione su come dare seguito agli obiettivi di sviluppo sostenibile all’interno dell’UE (indicando pro e contro di ognuno):

1. una strategia generale dell’UE relativa agli OSS per orientare le azioni dell’UE e degli Stati membri;

2. un’integrazione continua degli OSS da parte della Commissione in tutte le pertinenti politiche dell’UE, ma senza imporre misure agli Stati membri;

3. puntare di più sull’azione esterna, consolidando al contempo il principio della sostenibilità a livello dell’UE.

Sulla base di quanto è stato fatto negli ultimi anni, gli scenari proposti evidenziano la necessità di attuare ulteriori misure (a livello europeo e globale) per assicurare un futuro sostenibile nell’interesse del benessere dei cittadini.

Il documento evidenzia le basi strategiche di riferimento ma anche le leve da attivare per avviare una vera transizione verso la sostenibilità, e conclude sottolineando l’importanza per l’UE di essere pioniere nella transizione verso un’economia sostenibile a livello mondiale.

Il più grave deficit di sostenibilità e la principale sfida da affrontare è il debito ecologico, che stiamo accumulando a causa del sovra sfruttamento e dell'esaurimento delle risorse naturali che minaccia la nostra capacità di soddisfare le esigenze delle generazioni future entro i limiti del nostro pianeta. Nel contesto mondiale, la scarsità di risorse fondamentali - dall'acqua dolce alla terra fertile - mette in pericolo l'esistenza umana. Oggigiorno l'umanità usa l'equivalente di 1,7 pianeti. Con un consumo globale di risorse materiali aumentato di quattordici volte tra il 1900 e il 2015, e che secondo le proiezioni dovrebbe più che raddoppiare tra il 2015 e il 2050, il mondo si sta rapidamente avvicinando a diversi punti di non ritorno. Oltre alla pressione ambientale, questa situazione rappresenta una seria sfida per l'economia dell'UE, che dipende da materie provenienti dai mercati internazionali.

 

Chiara Lezzi

Environmental specialist

 




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