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Rassegna del 7 Febbraio 2019
    

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Climate Change impazzito, Usa e Australia prova del pericolo


In Australia è ondata di caldo record mentre gli Stati Uniti sono in una morsa di freddo polare altrettanto memorabile. Scenari opposti, spettrali e brutali entrambi: strade, laghi e fiumi ghiacciati e dall'altra parte dell'emisfero, invece, asfalto che si scioglie come burro al sole.

Nell'America trumpiana questo inverno è già entrato nella storia, condizioni estreme da giorni affrontano i cittadini di Chigago, ribattezzata per l'occasione Chiberia, con le minime che hanno toccato -23F (-30C) e dove, se si vuole provare, si può congelare un uovo lasciandolo all'aperto.

Sui social impazzano video di tutti i tipi, dai pantaloni che stanno perfettamente in equilibrio ai vigili che appiccano fuochi lungo i binari della ferrovia. Per la cronaca in Minnesota, a Park Rapids, i termometri si sono fermati a -41 gradi C. Migliaia di voli cancellati, scuole chiuse e consegna della posta rimandata.

Sia nel Minnesota che in Illinois centinaia di persone hanno dovuto ricorrere a cure mediche negli ospedali, per principi di congelamento. I morti per il momento ammontano a una ventina di casi accertati. Il vortice polare attanaglia gli stati settentrionali americani colorando il paesaggio di bianco candido e mortale.

Come negli effetti speciali del film The Day After Tomorrow (L'alba del giorno dopo, 2004), una mega catastrofica pellicola che ammoniva sugli effetti dei cambiamenti climatici e con ironia della sorte vedeva gli statunitensi costretti a migrare in massa in Messico, per salvarsi.

Se un giorno dovesse esserci un muro tra i due stati quella ipotetica (speriamo) migrazione per la sopravvivenza umana risulterebbe molto più difficile, ma questa è materia di solidarietà e civiltà quindi non riguarda l'attuale inquilino della Casa Bianca.

Torniamo a quello che sta succedendo nel globo, il panorama del più grande Paese dell'Australia è di una regione infuocata: ad Adelaide è stata raggiunta la temperatura di 46,6 gradi Celsius.

Da settimane il termometro continua a salire, provocando a catena danni alle infrastrutture, malori tra le persone e moria di animali, principalmente pesci le cui carcasse in decomposizione galleggiano lungo i fiumi. Il governo è accusato, criticato persino dall'OCSE, di non fare abbastanza.

Allarmi e avvertenze sono state diffuse alla popolazione, il consiglio è di rimanere in casa nelle ore più calde, ridurre al minimo l'attività fisica e non disidratarsi. Alcuni scienziati ritengono che questo potrebbe essere l'inizio di una catastrofe atmosferica, a cui occorre rispondere concretamente.

 

 

Fonte: HUFFPOST, 1 Febbraio 2019

 




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Rassegna del 7 Febbraio 2019
 
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