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Rassegna del 21 marzo 2019
    

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Greta e la carica dei Greenagers


Greta e la carica dei Greenagers

#FridaysforFuture

La carica dei “greenagers”: i teenagers dimostrano di essere green e scendono in campo, ispirati e invitati da Greta Thunberg, per dare vita ad un movimento ecologista, dalle parole ai fatti.

Ci voleva una ragazzina di 16 anni con le trecce alla Pippi Calzelunghe per risvegliare le coscienze dal torpore e porre all’attenzione del mondo la questione climatica e il riscaldamento globale: la mobilitazione #FridaysforFuture si è svolta il 15 marzo nelle piazze delle città di tutto il mondo, in Italia si parla di un milione di persone con Milano in testa come numero di partecipanti, oltre centomila.

Greta Thunberg, attivista svedese candidata al Premio Nobel per la Pace, a dispetto della sua giovane età, è sicuramente una ragazza che ha le idee chiare, sa cosa vuole per il suo futuro, quello dei suoi coetanei e delle generazioni a venire: una terra non soffocata dall’inquinamento e massacrata dai disastri ambientali che si stanno moltiplicando di anno in anno; una situazione che non necessita altri discorsi ma di azioni immediate.

Ed è da qui che Greta è partita: con la sua campagna di mobilitazione non ha aspettato che gli altri, politici, governi, istituzioni facessero qualcosa ma si è attivata in prima persona, dando un esempio di grande saggezza e leadership e dicendo a tutti “non c’è più tempo”.

E’ scesa in campo dando l’esempio che è il miglior modo per agire: sembra essersi ispirata a Stephan Covey, esperto a livello internazionale sui temi della leadership, che scrisse “le vostre azioni parlano sempre più forte e più chiaro delle vostre parole”.

Così è stato: il “Global Strike for Future” ha visto coinvolte più di 100 nazioni a livello mondiale, incluse alcune tra le più inquinate al mondo come l’India e la Cina, con cortei colorati che hanno sfilato pacificamente nelle vie delle città: in Italia la mobilitazione ha avuto numeri da record che l’hanno portata ad essere la prima nazione al mondo per numero di adesioni.

Ma non è dei numeri da record che bisogna essere soddisfatti: la speranza è che tutto ciò non sia solo un fuoco di paglia ma che si verifichi una reale e concreta inversione di rotta con la consapevolezza che è ora di abbandonare il leit motiv “tanto ci pensano gli altri”: sì, certo i governi hanno un ruolo fondamentale ma la storia ci insegna che è dal basso che sono nati i movimenti e le rivoluzioni capaci di cambiare il mondo ed ognuno di noi può agire anche con piccoli gesti nella propria vita di tutti i giorni.

“E’ incredibile, è stato così tutto veloce. Siamo andati così lontano e solo in poco tempo che ancora non riesco a credere che sia successo” – così ha affermato Greta Thunberg, leader della protesta #FridaysforFuture. Non siamo noi che abbiamo contribuito a creare questo stato di cose, noi ci siamo nati dentro e dovremo passare la vita a subirlo: per questo manifestiamo e continueremo a farlo.

Agli studenti italiani dico che ora sono diventati parte di un movimento globale e stanno facendo la storia: per questo devono continuare – afferma con energia. Spero che il movimento diventi sempre più grande e che riesca a fermare la crisi climatica, per garantire la vita a generazioni future.”

 

Fonte: ESO




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