Sono esaurite e ogni anno si esauriscono prima. Cosa? Le risorse naturali che la Terra ci mette a disposizione. L’Earth Overshoot Day, il giorno in cui si può considerare esaurita la biocapacità del pianeta, cioè la capacità che gli ecosistemi hanno di rinnovarsi nell'arco di un anno e continuare quindi a fornire 'servizi' indispensabili all'umanità, quest’anno, per l’Italia, è stato il 15 maggio. Nel 2018 è arrivato il 1 agosto.
Risorse naturali come il cibo, le fibre e il legname, così come la capacità di assorbimento del carbonio e terreni dove poter costruire non sono inesauribili. Eppure abbiamo uno stile di vita tale che non offre possibilità alla Terra che ci ospita di rinnovarsi. Con questo stile di vita, infatti, ci servirebbero 2,8 Terre e non le abbiamo.
Tagliamo gli alberi prima che diventino adulti, peschiamo più pesce di quanto gli ecosistemi oceanici siano in grado di generare, emettiamo più carbonio nell’atmosfera di quanto le foreste e gli oceani siano in grado di assorbire.
L'analisi è condotta dalla Global Footprint Network e i risultati sono il calcolo del rapporto fra la quantità di risorse naturali pro capite e la quantità di consumi di ogni singola persona.
Risulta che in Italia consumiamo 4.44 ettari globali a fronte di soli 0.90 ettari di risorse naturali disponibili. In pratica, tutto ciò che sarà consumato dopo il 15 maggio la Terra non potrà rigenerarlo.
Con conseguenze prevedibili come lo spopolamento dei mari, i disastri ambientali, l'inquinamento dell'aria e l'estinzione di specie viventi.
Jessica Lorenzi
Communication specialist
Fonte: FOCUS, lifegate, adnkronos, 16 maggio 2019.