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Asma e inquinamento da traffico: è anche questione di genetica


L’inquinamento da traffico veicolare associato ad un profilo genetico specifico renderebbe più gravi i sintomi dell’asma secondo una nuova ricerca

I pazienti asmatici con un profilo genetico specifico mostrano sintomi più gravi se esposti all'inquinamento da traffico, secondo una ricerca condotta da scienziati del National Institute of Environmental Health Sciences (NIEHS) degli Stati Uniti e della Rice University di Houston.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, ha dunque scoperto che i pazienti asmatici, privi di questo profilo genetico, non hanno la stessa sensibilità verso l'inquinamento da traffico. La tendenza a soffrire più o meno intensamente di problemi respiratori a causa dell'inquinamento da traffico dipenderebbe cioè da precise caratteristiche del DNA.

Il lavoro costituisce un approccio, nel campo della salute ambientale, alla così detta “medicina di precisione”, un campo emergente della medicina che intende prevenire e curare le malattie in base a caratteristiche specifiche di un individuo.

Il co-autore principale della ricerca Shepherd Schurman, medico associato del NIEHS, ha dichiarato che i risultati sono basati sulla variazione genetica, le sottili differenze cioè nel DNA che rendono unica ogni persona. "Tutti gli esseri umani hanno gli stessi geni, in altre parole le stesse istruzioni di base, ma in alcune persone una coppia di basi del DNA è stata cambiata", ha detto Schurman. "Questo tipo comune di variazione genetica è chiamato polimorfismo a singolo nucleotide o SNP, e può alterare il modo in cui sono fatte le proteine e rendere gli individui più o meno inclini alle malattie".

Schurman è anche responsabile del registro dei polimorfismi ambientali (EPR), la banca dati del DNA nel North Carolina che ha fornito volontari per la fase sperimentale della ricerca. Il registro studia come gli SNP influenzano il rischio di malattia in combinazione con l’esposizione ambientale.

Insieme al collega del NIEHS ed esperto di malattie polmonari Stavros Garantziotis, ha raccolto dati clinici su 2.704 asmatici iscritti al registro EPR che presentavano piccole variazioni genetiche dividendoli in tre gruppi:

  •     molto sensibili all'inquinamento atmosferico e con probabilità di sviluppare un'infiammazione;
  •     insensibili all'inquinamento atmosferico con meno probabilità di sviluppare un'infiammazione;
  •     quelli in mezzo


Con l'aiuto dei collaboratori della Rice University, il team ha utilizzato gli indirizzi dei partecipanti per calcolare la distanza da una strada principale. I partecipanti sono stati suddivisi quindi in categorie a seconda che vivessero a più o meno di 275 metri da una strada principale.

I ricercatori hanno scoperto che i malati di asma appartenenti alla prima categoria e che vivevano più vicino alle strade molto trafficate mostravano sintomi peggiori di asma, come difficoltà di respirazione, dolore toracico, tosse e respiro sibilante, rispetto a chi viveva più lontano, che mostrava sintomi più lievi.

Garantziotis ha concluso che il lavoro potrebbe migliorare notevolmente la qualità della vita delle persone asmatiche. "Sulla base di questa ricerca, potremmo proporre che chi ricade nella prima categoria ed è esposto all'inquinamento del traffico, riceva un intervento di purificazione dell'aria domestica, come i filtri HEPA" ha detto Garantziotis.

"Questa ricerca è un ottimo esempio di come possiamo avvicinarci alla prevenzione della malattia a livello personale e modificare i trattamenti medici per adattarli ai singoli pazienti", ha affermato la direttrice del NIEHS Janet Hall, "in questo modo possiamo essere più efficienti con i trattamenti e le misure preventive, riducendo allo stesso tempo i costi sanitari".

Il NIEHS supporta la ricerca per comprendere gli effetti dell'ambiente sulla salute umana e, insieme ad altri 26 istituti e centri, fa parte del National Institutes of Health, l'agenzia federale principale che si occupa di ricerca medica di base, clinica e traslazionale.

 

Fonte: ARPAT, 18 settembre 2018




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