ESO - Società Benefit arl - P.IVA IT 13288930152
cover-small
Home / Notizie / Green Loop Festival, a Morro d’Alba è andata in scena l’arte della circolarità - di Raffaele Lupoli

25/06/2021

Green Loop Festival, a Morro d’Alba è andata in scena l’arte della circolarità - di Raffaele Lupoli

Rigenerazione. È la parola chiave con cui si è chiuso lo scorso fine settimana il Green Loop Festival di Morro d’Alba, in provincia di Ancona, e che detterà i passi verso la seconda edizione della kermesse artistica dedicata all’economia circolare. Rigenerazione intesa come riprogettazione, ma anche come sguardo alle giovani generazioni.

 

Il Festival ha messo a confronto scienziati, artisti, imprenditori, ambientalisti e mondo dell’informazione, con un risultato tutt’altro che scontato: la consapevolezza che la circolarità debba contaminare non soltanto l’economia ma l’intera società, e che senza il contributo dell’arte e della cultura questo non potrà accadere.

 

La sottosegretaria, Ilaria Fontana ha ricordato i 70 miliardi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per la “rivoluzione verde”, una «transizione che deve essere energetica, burocratica, ma più di tutto culturale ed etica. Siamo stati abituati fino ad oggi a declinare l’economia circolare solo nel senso del riciclo dei rifiuti, ma si tratta di qualcosa di più. Sono svariati temi che interessando l’economia circolare, dal lavoro al fare impresa all’agricoltura alla politica alla scienza, tutti legati dal filo conduttore della sostenibilità ambientale. In questo quadro le comunità, rappresentate dai loro cittadini, hanno un ruolo fondamentale per portare a compimento questa transizione e sfruttare al meglio le ingenti risorse a disposizione. Solo se ognuno riuscirà a fare la propria parte, riusciremo a centrare l’obiettivo e dobbiamo farlo per le prossime generazioni. L’emergenza climatica è adesso, non è tra 100 anni e dobbiamo vincere questa sfida della transizione ecologica ora».

 

Nel corso dell’evento conclusivo della manifestazione, che ho vissuto in veste di coordinatore, Massimo Fileni, guida dell’omonimo gruppo avicolo e presidente del Cluster Agrifood Marche ha sottolineato come “un imprenditore può fare il proprio interesse nell’interesse della comunità”. Intenso e incoraggiante anche il contributo di Nicolas Meletiou, managing director di ESO, che ha evocato la necessità di coniugare la circolarità con solidarietà e coesione sociale. Una circolarità in continua evoluzione peraltro: Meletiou ha infatti raccontato di un nuovo macchinario, in via di ultimazione, che è in grado di trasformare scarpe, palle da tennis e altri oggetti direttamente in materia prima seconda pronta per una nuova vita.

 

Anche Francesco Bicciato, segretario del Forum per la finanza sostenibile, ha tenuto a chiarire come “non esista economia circolare che possa dirsi sostenibile se non teniamo conto dell’inclusione sociale. Oggi assistiamo alla presa di coscienza che il modello di sviluppo che avevamo prima non funzionava più. Ne ha preso atto anche il sistema finanziario che ormai per buona parte integra concetti ambientali e sociali nell’analisi economico-finanziaria classica”.

 

Il Festival, dunque, ha dichiarato il sindaco di Morro d’Alba Enrico Ciarimboli, “lascia nel territorio di Morro d’Alba e nelle Marche un patrimonio enorme da coltivare e continuare a sviluppare nelle sue prossime edizioni, in collaborazione con le istituzioni europee, nazionali e locali”. 

 

Il direttore scientifico e artistico, Marco Cardinaletti, guarda già alla prossima edizione: «Siamo pronti a ripartire. Un ringraziamento va a tutti i protagonisti ed i partner del Festival, in particolare alla Regione Marche ed al Comune di Morro d’Alba. Molte sono le aziende che si sono dette disponibili a collaborare hanno chiesto di poter essere coinvolte per la prossima edizione. Per il 2022 vorremmo focalizzare l’attenzione anche sui temi dei servizi ecosistemici, dell’utilizzo più o meno corretto della plastica, sulla possibilità di includere il mondo dello sport quale agenzia culturale in grado di farsi promotrice di un’economia circolare». Un appuntamento da segnare fin d’ora in agenda.

 

Raffaele Lupoli - Direttore editoriale di Economiacircolare.com