“Come comunicare l’ambiente ai tempi di Greta Thunberg?” è il titolo della tavola rotonda svoltasi all’ultima edizione del Salone del Libro di Torino, nell’ambito del programma d’iniziative curato dall’Alleanza delle Cooperative Italiane Comunicazione.
L’evento, a cura di FIMA (Federazione Italiana Media Ambientali) , ha messo a confronto i diversi linguaggi utilizzati per comunicare il tema ambientale. Libri, web, televisione e spettacoli: ognuno di questi strumenti è stato sviscerato dagli esperti che si sono confrontati con Pier Luigi Cavalchini, di FIMA, e Luca Sardo, giovane rappresentante torinese del movimento studentesco Fridays for Future.
Sergio Vazzoler (Amapola), ha messo in luce come la vera sfida sia quella di riuscire a comunicare l’urgenza della crisi ambientale senza cadere nel catastrofismo, prativa che fin qui non ha conseguito risultati apprezzabili. Mario Salomone (.eco), ha individuato nella connessione tra giustizia sociale e giustizia ambientale il perno di una comunicazione che possa davvero incidere nel dibattito pubblico. Per Paolo Silingardi (Achab Group), il linguaggio teatrale può rappresentare una modalità di maggiore impatto emotivo per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente. Giorgio Diaferia (ecograffi), ha affrontato il tema delle fake news, ricordando come soltanto i dati certi possano aiutare la formazione di una vera e propria cultura ambientale.