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Anche Apple guarda al riciclo


Non sempre si vedono, ma alcuni componenti dei computer Apple sono prodotti con plastica riciclata o biobased

Nell’ultimo rapporto ambientale pubblicato da Apple si nota un crescente impegno del gruppo high-tech statunitense verso l’uso sostenibile delle risorse, che parte dall’utilizzo di energie rinnovabili fino all’utilizzo di materiali riciclati e ad uno studio più consapevole degli imballaggi.

L’azienda afferma che, dove possibile, le plastiche vergini vengono progressivamente sostituite con materiali riciclati o biobased, oppure eliminate tout-court dal processo produttivo.

Negli ultimi computer desktop, iMac Pro, molti componenti della tastiera, degli altoparlanti e del trackpad sono al 60% in plastica riciclata, mentre è biobased al 29% quella impiegata per produrre le ventole di raffreddamento.

Lo stesso approccio è stato seguito nella progettazione dell'ultima generazione di notebook MacBook Air e compatti Mac mini, lanciata sul mercato nei giorni scorsi: oltre ad utilizzare struttura e cover in alluminio 100% da riciclo per i portatili - e meccanismo dei tasti in parte biobased -, sono in plastica riciclata anche il coperchio inferiore e la parete del connettore dei Mac mini (60%), mentre la ventola è realizzata parzialmente con bioplastica. Nel complesso l’impronta al carbonio dei nuovi portatili Apple è inferiore del 45% rispetto a quelli messi in commercio nel 2014.

Il processo di 'deplastificazione' riguarda anche l’imballaggio: nel report si legge infatti che dal 2016 al 2018 la quantità di materie plastiche contenute negli imballi è stata ridotta del 29% e per quelle rimanenti - come nel caso dei prodotti - si stanno vagliando alternative biobased o da riciclo, per esempio fibre di bamboo o bagassa, sottoprodotto della canna da zucchero.

Molto più spesso, però, la plastica viene sostituita con cartoncino rigenerato o proveniente da foreste certificate, come nel caso delle vaschette che accolgono le ultime versioni dei cellulari iPhone e tablet iPad, che hanno abbandonato la plastica a favore delle fibre di cellulosa stampate; la stessa sorte toccata all’EPS utilizzato per proteggere gli iMac durante il trasporto.

 

Fonte: Polimerica, 13 novembre 2018




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