Lucia, influencer del denim «È trendy salvare l’ambiente» - di Maria Chiara Pellizzari

«Questo riconoscimento è la prova che se si lavora tantissimo e con passione i risultati arrivano, anche se sei donna, in un ambiente, quello del denim, che è sempre stato maschilista».L’imprenditrice castellana Lucia Rosin è tra i 10 influencer più importanti al mondo nel settore del denim (tessuto dei jeans) secondo la classifica “Rivet 50 Index” stilata dalla rivista e piattaforma informatica newyorkese Rivet.

la storia

Da oltre 15 anni nel mondo della moda, titolare del laboratorio creativo Meidea di borgo Padova, Rosin era stata segnalata dalle industrie del denim tra le 100 persone in grado di anticipare le innovazioni a livello internazionale. In particolare, tra le 5 categorie (designer, executive, influenzare, retailer, supply chain), Rosin figura in quella degli influencer più avanguardisti. Accanto al nome di Rosin c’è quello della modella, influencer e testimonial di Levi’s 501 Hailey Bieber, moglie del cantante Justin. Rosin è stata premiata per la sua mission, volta ad accrescere nei consumatori l’importanza della sostenibilità attraverso Meidea, società che segue aziende del fashion system accompagnandole dalla scelta del tessuto al design, fino alla comunicazione. Una settimana fa era a Londra come relatrice alla fiera dei tessuti Première Vision per anticipare le tendenze fashion della primavera-estate 2021.

jeans “sostenibili”

Qual è il trend? «Nei seminari che organizzo e in cui sono invitata a intervenire cerco di promuovere una cultura del vestire legata al benessere, in cui non conta solo apparire ma anche la sostanza. Non è trendy chi si limita a seguire la moda, indossando il jeans lungo o alla caviglia a secondo della tendenza del momento, ma chi sceglie tessuti che rispettano l’ambiente e la salute del proprio corpo. Mentre siamo sempre più attenti a quello che mangiamo e scegliamo il bio, spesso vestiamo capi che non sappiamo da dove arrivano. Stiamo attenti: se indossiamo abiti stampati con coloranti tossici la nostra pelle si "beve" quello che abbiamo addosso. La parola chiave non è solo “ambiente” ma “wellness”, benessere che io interpreto in una visione olistica».

la prossima collezione

Un lifestyle che si ritrova nel marchio "Blu'n Me", nato nel laboratorio Meidea, spazio operativo che si apre al pubblico in varie occasioni. Perché? «Meidea è uno spazio multifunzionale in cui sono raccolti oltre 4mila pezzi vintage, ma anche abbigliamento nuovo e sperimentale con il nostro marchio Blu'n Me creato secondo la nostra filosofia slow fashion, delineata da dinamiche più etiche. Uno spazio che ospita anche mostre d'arte ed eventi». La prossima settimana volerà in Turchia da un’azienda cliente per lavorare alla collezione autunno inverno 2021-2022. Chi sono i suoi clienti e cosa chiedono? «Sono principalmente aziende estere, spagnole, inglesi, ma anche clienti dalla Danimarca, Inghilterra e dal Giappone. L’innovazione parte dalla scelta dei tessuti ma continua con il rispetto dei lavoratori che creano materialmente i capi. Quindici anni fa c’era chi mi rideva in faccia quando parlavo di sostenibilità, pensando che avessi delle visioni, ora sono sempre più le aziende che ci vengono a cercare e consultare».