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Stop alla gestione rifiuti fondata sui bassi costi di manodopera: Geofor internalizza i servizi


Stop alla gestione rifiuti fondata sui bassi costi di manodopera: Geofor internalizza i servizi

«Tutta l’azienda è ora mobilitata affinché siano reperite rapidamente le sedi, i circa 100 automezzi e i 178 lavoratori necessari a produrre regolarmente i servizi nei Comuni interessati»

 

Dopo oltre venti anni finisce l’epoca degli appalti e subappalti di servizi nel settore dell’igiene urbana nella provincia di Pisa: come annunciato ieri, il cda di Geofor ha scelto di annullare la procedura d’appalto bandita per lo svolgimento di alcuni servizi di raccolta dei rifiuti nei Comuni di Pisa, Cascina, San Giuliano, Vicopisano e Calci, oltre a dare mandato alle strutture aziendali di agire allo stesso modo all’interno di un orizzonte molto più ampio.

«Tutta l’azienda – spiegano da Geofor – è ora mobilitata affinché siano reperite rapidamente le sedi, i circa 100 automezzi e i 178 lavoratori necessari a produrre regolarmente i servizi nei Comuni interessati. L’azienda si sta inoltre predisponendo alla internalizzazione anche delle attività finora svolte da privati in appalto nei Comuni di Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme Lari, Crespina Lorenzana, Castelfranco di Sotto, Montopoli val d’Arno, Fauglia, Palaia, Pontedera, Ponsacco, San Miniato, Santa Croce sull’Arno, Santa Maria a Monte».

Tutto nasce dagli esiti del bando: inizialmente ben 12 operatori hanno ufficialmente manifestato interesse alla partecipazione alla gara, ma nel corso della procedura il mercato è venuto meno fino alla formulazione di una sola offerta – peraltro avanzata dal fornitore ‘storico’ di tali servizi, dato che a farsi avanti è stato un raggruppamento temporaneo di imprese formato dalle ditte Ati e Ecotrasporti –, giudicata inadeguata: «Purtroppo – sottolineano al proposito da Geofor – il mercato non ha dimostrato di essere capace di corrispondere una offerta adeguata alle esigenze del nostro territorio, riproponendo uno schema, fondato sui bassi costi di manodopera, non più accettabile». Da qui la scelta di internalizzare i servizi e stabilizzare 178 posti di lavoro, senza aggravi di costi per i cittadini.

«L’internalizzazione del perimetro delle attività poste a gara – evidenziano infatti dalla società – non comporterà alcun aggravio di costi per i Comuni interessati, poiché tutti i costi di personale con Ccnl di settore, mezzi d’opera e sedi erano già stati quotati nel capitolato di gara e dunque comunicati ai Comuni interessati attraverso i Piani tecnico economici per la tariffa 2020».

Con il cda di ieri finisce dunque un’era nella gestione rifiuti dell’area pisana, e la bussola per quella che si sta aprendo adesso si basa sull’obiettivo plurimo assunto da Geofor: migliorare la quantità e qualità dei servizi resi al territorio; riconoscere trattamenti salariali equi e giusti alle maestranze e non aumentare i costi per i cittadini. Una sfida ambiziosa che andrà valutata in base ai risultati ottenuti sul campo, ma che parte con presupposti incoraggianti: ad esempio negli ultimi anni, nei Comuni serviti da Geofor, la raccolta differenziata balzata dal 64.92% del 2017 al 65.93% del 2018 – dato dunque superiore all’obiettivo di legge del 65% –  con un dato previsionale per il 2019 di circa il 68% e con un raccolto di 146.700 tonnellate di rifiuti totali raccolti (dato aggiornato al settembre 2019). Ma dato che la raccolta differenziata rappresenta “solo” un utile mezzo indirizzato a un fine ben preciso – il riciclo – dalla società spiegano che dopo i buoni risultati ottenuti sul fronte della raccolta adesso l’impegno «si direzionerà anche sulla qualità della differenziata e sull’avanzamento tecnologico degli impianti di selezione per ottimizzare ulteriormente gli aspetti del riciclo e del risparmio».

 




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