La Newsletter di ESO
ISSUE 348

Che fine ha fatto la mostarda di Digione?

In Francia scarseggia la mostarda di Digione, e quando si trova costa molto più di prima: la colpa (anche questa volta) è dei cambiamenti climatici. E della guerra.

focus.it

Che fine ha fatto la mostarda di Digione?

I francesi ne sono i maggiori consumatori al mondo, con un chilo annuo a testa, mentre noi italiani al massimo la spalmiamo ogni tanto sui wurstel: parliamo della mostarda, e in particolare di quella di Digione, in Borgogna, così amata dai nostri cugini d'Oltralpe. Quest'anno una serie di sfortunati eventi hanno fatto quasi sparire l'amata salsa dagli scaffali di supermercati e negozi francesi, che sono arrivati al punto di limitare l'acquisto a un barattolo a testa. I prezzi sono inoltre aumentati del 25% rispetto all'anno scorso: la colpa della penuria di mostarda di Digione, spiega un articolo del New York Times, è (soprattutto) dei cambiamenti climatici e del conflitto russo-ucraino.

 

Caldo Canadese 

 

L'ondata di calore che l'anno scorso ha colpito il Canada sarebbe la prima responsabile della scomparsa della salsa francese: circa l'80% dei semi bruni (di Brassica juncea) utilizzati per produrre la senape digionese viene infatti dalle province canadesi di Alberta e Saskatchewan, dove la produzione del 2021 è stata dimezzata a causa dell'eccessivo caldo. Secondo gli scienziati, senza lo zampino del riscaldamento globale un'ondata di calore di questa portata sarebbe stata «virtualmente impossibile»

 

La mostarda non è l’unica vittima dei cambiamenti climatici: nel mondo è diminuita anche la produzione di una salsa piccante tailandese chiamata Sriracha, a causa della penuria di peperoncini dovuta alla siccità in Messico; è aumentato il prezzo del caffè, di nuovo a causa della siccità e delle gravi gelate in Brasile e Colombia; si producono meno ceci, in parte a causa della siccità in Canada, ma anche a seguito delle inondazioni in Messico 

 

Guerra e semi gialli

 

Oltre alla carenza di semi canadesi, la senape francese risente anche indirettamente degli effetti della guerra russo-ucraina e del fatto che questi due Paesi producono un altro tipo di seme da senape - quello giallo, che si usa per una mostarda più delicata consumata in Germania o Ungheria. La penuria di senape di semi gialli ha fatto sì che i Paesi consumatori di questa salsa più delicata ne cercassero altri tipi, facendo aumentare la pressione nel mercato generale e, di conseguenza, facendo salire i prezzi.

 

Rilocalizzare la produzione

 

Le crisi, sottolinea il New York Times, sono spesso fonti di opportunità: questa può essere una buona occasione per la Francia per «rilocalizzare la produzione», come sottolinea Paul-Olivier Claudepierre, proprietario di Martin-Pouret, azienda produttrice di mostarda. «Coltiviamo a migliaia di chilometri un seme che dovremo poi trasformare qui», spiega, sottolineando quanto questa abitudine costi molto sia in termini economici che ecologici. C'è però da dire che la Borgogna difficilmente riuscirà a eguagliare la produzione canadese di semi bruni, visto che - tra le altre cose - dovrà fare i conti con la legge europea che vieta l'uso di molti pesticidi.

 

Chiara Guzzonato

 

 

Photo: Elevate

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 5 Agosto, 2022

13 di 18 della rassegna...

Il robot-pesce acchiappa microplastiche

rinnovabili.it

Clima, nel 2020 circa 10 milioni di bambini sfollati per shock di natura meteorologica

lanuovaecologia.it

Refill Now, la rivoluzione dell'acqua e le borracce intelligenti, dall'isola d'Elba alla Sicilia

greenretail.news

Ispra, nel 2021 record di consumo di suolo degli ultimi 10 anni

metronews.it

Il ruolo dei rifiuti organici nella transizione energetica

economiacircolare.com

Assegnate le Spighe Verdi: sono 63 i comuni virtuosi

confagricoltura.it

Clima: i Paesi ricchi dovrebbero risarcire quelli poveri

focus.it

Che fine ha fatto la mostarda di Digione?

focus.it

Scomparsa delle foreste: in 60 anni sono sparite 3 Italie

rinnovabili.it

Trattamento rifiuti urbani: ancora troppe discariche e resiste il divario tra Nord e Sud

rinnovabili.it

Sostenibilità, premio internazionale per Treedom: 3 milioni di alberi piantati nel mondo

quotidiano.net

La newsletter di ESO uscirà nuovamente il 2 Settembre. Grazie di seguirci e Buone Vacanze!

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022