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L'Italia scende al 26esimo posto nelle lotta ai cambiamenti climatici


L'Italia scende al 26esimo posto nelle lotta ai cambiamenti climatici

Rapporto Germanwatch, CAN e NewClimate Institute, con Legambiente

 


L'Italia scende nella classifica delle performance climatiche. Secondo il rapporto Climate Change Performance Index 2020 presentato a Madrid in occasione della Cop25 e realizzato da Germanwatch, CAN e NewClimate Institute, con la collaborazione di Legambiente per l'Italia, il nostro Paese in un anno perde tre posizioni e scende al 26esimo posto, era al 16esimo posto due anni fa. "L'Italia deve invertire subito la rotta con un Piano Clima-Energia ambizioso e coerente con la soglia critica di 1.5 gradi", afferma Legambiente.

Nello studio si prende in considerazione la performance climatica di una sessantina di Paesi, più l'Unione Europea nel suo complesso, che insieme rappresentano circa il 90% delle emissioni globali. La performance è misurata, attraverso il Climate Change Performance Index (Ccpi), prendendo come parametro di riferimento gli obiettivi dell'Accordo di Parigi e gli impegni assunti al 2030. Il Ccpi si basa per il 40% sul trend delle emissioni, per il 20% sullo sviluppo sia delle rinnovabili che dell'efficienza energetica e per il restante 20% sulla politica climatica.


La performance negativa, per l'Italia, spiega Legambiente, è dovuta principalmente "al rallentamento dello sviluppo delle rinnovabili (29a posizione) e a una politica climatica nazionale inadeguata agli obiettivi di Parigi. La bozza del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (Pniec) consente solo una riduzione delle emissioni al 2030 di appena il 37%. Un passo indietro rispetto alla Strategia Energetica Nazionale (Sen) adottata nel dicembre 2017 che fissava un obiettivo del 42%".


Nel complesso, è l'intera Unione Europea, ad arretrare, posizionandosi al 22/o posto rispetto al 16/o dello scorso anno. "Secondo le recenti proiezioni dell'Agenzia europea dell' ambiente, il trend di riduzione delle emissioni al 2030 è di appena il 36%, inferiore all'inadeguato obiettivo attuale del 40%", si sottolinea. Anche quest'anno, poi, le prime tre posizioni della classifica non sono state attribuite per mancato raggiungimento della performance necessaria. Si parte dal quarto posto ancora con la Svezia seguita dalla Danimarca che sale di dieci posizioni. Tra i paesi emergenti, l'India migliora e si posiziona nona, la Cina, con le rinnovabili, è trentesima. Per la prima volta l'Arabia Saudita (60) lascia il fondo della classifica agli Stati Uniti (61). Il pacchetto clima fa fare un piccolo passo avanti alla Germania che si posiziona al 23esimo posto.



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