Il bilancio sociale è uno strumento importante per mostrare le scelte socio-ambientali e di governance delle aziende, agli occhi degli stakeholder e dei consumatori. Un’opportunità che, con un decreto pubblicato a inizio 2017, è diventata un obbligo per molte imprese.
Compiere scelte responsabili, rendicontarle e renderle pubbliche. Il bilancio sociale è un’occasione che aziende con obiettivi di sostenibilità sfruttano da anni per raccontare i risvolti della propria attività sull’ambiente, per spiegare i propri impegni verso i dipendenti, per descrivere le proprie politiche interne e fornire informazioni sull’intera filiera di prodotto. Una pratica dai lampanti rovesci della medaglia per quelle aziende che di verde non hanno che grossolani greenwashing o che ancora non tengono nella dovuta considerazione il proprio impatto socio-ambientale. Un’opportunità che, dall’inizio del 2017, si è trasformata in un obbligo per molte imprese.
Lo scorso 10 gennaio 2017 è stato, infatti, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254, relativo all’attuazione della Direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla Direttiva 2013/34/UE “per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni”.
Ma perché tale decreto e quale importanza riveste una sostenibilità aziendale trasparente e accuratamente rendicontata? Oltre a una riduzione della propria impronta ecologica – un valore in sé e per sé – prestare attenzione all’ambiente significa, per un’impresa, creare valore nel lungo termine. Sono sempre più numerosi gli investitori che includono criteri di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, e disporre di informazioni di carattere ambientale, sociale e di governance consente di effettuare una più completa valutazione dell’azienda.
Stesso discorso per il consumatore finale: secondo diverse, recenti indagini, gli acquirenti sono ogni giorno più attenti alla sostenibilità e disposti a spendere di più pur di includere nel proprio carrello della spesa prodotti più eco-friendly. Anche a questo livello, dunque, una brand reputation poggiata su basi solide e accessibili diventa fondamentale.
Tanto che, per attribuire pubblicamente efficacia e trasparenza ai migliori bilanci sociali sono nati premi e riconoscimenti. Il Premio Biblioteca Bilancio Sociale giunge quest’anno alla quarta edizione e mira a condividere tra imprese visioni e buone pratiche condividendo le proprie esperienze virtuose.
Gli impegni e gli obiettivi messi su carta sono molti: da un’attenzione alle emissioni alla riduzione dei rifiuti, dall’impiego di contatori per la propria carbon footprint, dall’utilizzo di materie prime sostenibili al coinvolgimento degli stakeholder tramite nuovi media.
Fonte: Nonsoloambiente.it, 16 Ottobre 2017