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Un nuovo studio lancia l'allarme: i mozziconi di sigaretta inquinano il mare ancora più della plastica
In pochi si preoccupano dei danni che i mozziconi di sigaretta provocano all'ambiente, ma le conseguenze sono molto serie
Uno studio pubblicato da Nbc News ha recentemente lanciato l'allarme: al problema, enorme, della plastica negli oceani si aggiunge quello dei mozziconi di sigaretta, troppo spesso sottovalutato. Proprio i mozziconi di sigaretta, secondo il rapporto, sarebbero al primo posto tra i rifiuti maggiormente prodotti dall'uomo. E, a differenza di quanto sta succedendo per la plastica, il loro smaltimento non è ancora stato regolato.
Ogni anno vengono prodotti 5,6 miliardi di sigarette nel mondo, e nella maggior parte dei casi i loro filtri sono realizzati con acetato di cellulosa, un tipo di plastica che impiega almeno dieci anni per decomporsi. Eppure, in un momento in cui la sensibilità sulle conseguenze dei rifiuti sta, finalmente, crescendo - sempre più diffuse, per esempio, normative volte a restringere l'utilizzo di prodotti usa e getta - sembra che gli effetti che i mozziconi di sigaretta hanno sull'ambiente non vengano presi molto in considerazione. E così, secondo Nbc News, circa due terzi dei filtri che ogni anno vengono utilizzati finiscono nell'oceano. Ci arrivano direttamente dalle spiagge dove vengono abbandonati dai fumatori, ma nella maggior parte dei casi passano da tombini e altri flussi di acqua.
Gli effetti della dispersione dei mozziconi di sigaretta nell'ambiente sono già evidenti (e impressionanti). I ricercatori hanno trovato resti delle sigarette nello stomaco di numerosi animali e hanno scoperto che questi rappresentano una delle cause principali della loro morte. Sono state trovate tracce di mozziconi addirittura nel 70% degli uccelli marini e nel 30 % delle tartarughe marine. Fonte: meteo.it, 28 ottobre 2018
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