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Rassegna del 16 Novembre 2017
    

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Seme di Buon Antropocene. Economia circolare: l'esperienza di ESO società benefit


Da scarpe da ginnastica, pneumatici di biciclette e camere d’aria a materia prima seconda per parchi giochi e piste per la corsa

Cercando di dare una risposta ad un rivenditore e riparatore di biciclette che chiedeva informazioni su come smaltire correttamente copertoni e camere d’aria di biciclette non più utilizzabili, abbiamo trovato esosport, interessante progetto di economia circolare pensato e realizzato da Nicolas Meletiou.

Il progetto nasce dalla passione di Nicolas, managing director di ESO società benefit arl, con sede a Opera, per la corsa e per la bicicletta; maratoneta, dopo un infortunio, sperimenta la bici, macina km su km quando improvvisamente buca, è la prima volta che gli succede, non sa esattamente cosa e come fare ma non si perde d’animo, smonta ed aggiusta ... è pronto per ripartire ma gli rimane in mano la camera d’aria non più utilizzabile.

Che fare? La soluzione inizialmente sembra facile, si reca presso un grosso rivenditore di articoli sportivi, che ripara anche biciclette, convinto di potere conferire il suo rifiuto ma il rivenditore non l’accetta. Allora cerca di capire meglio e si informa, come spesso accade, scopre che la questione è complessa per una serie di motivazioni.

In primo luogo la normativa, che disciplina gli pneumatici fuori uso (PFU) DM 82/201, esclude dal suo campo di applicazione:

  • gli pneumatici per bicicletta; 
  • le camere d’aria, i relativi protettori (ßap) e le guarnizioni in gomma;
  • gli pneumatici per aeroplani e aeromobili in genere

Da questa lacuna nascono situazioni di incertezza e difformità nella gestione di questa particolare tipologia di rifiuti ma anche, purtroppo, situazioni di illegalità, riscontrate anche dal nostro Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) che, nel tempo, ha raccolto diverse testimonianze di cittadini e imprenditori.  I primi hanno raccontato di avere gettato, loro malgrado, gli pneumatici e/o le camere d’aria non più utilizzabili nel cassonetto dell’indifferenziato, i secondi, in particolare rivenditori e/o manutentori di biciclette, hanno optato per restituire il rifiuto al proprietario o  l'hanno gestito in modo illegale conferendolo a soggetti privi di autorizzazione per pochi euro, senza però avere idea di quale fosse la destinazione finale.

Solo pochi Comuni, particolarmente attenti, hanno deciso di consentire la raccolta differenziata di questi rifiuti, permettendo al cittadino di conferirli ad un eco-centro o una stazione ecologica presente sul territorio comunale; altri non sono attrezzati in tale senso ed al cittadino non rimane che gettare il rifiuto nell’indifferenziato per lo smaltimento in discarica o nell’inceneritore.

Inoltre, se Amministrazione comunale non ha optato per assimilare gli pneumatici o le camere d’aria ai rifiuti domestici, i venditori/riparatori di biciclette devono rivolgersi ad un soggetto iscritto all’Albo gestori rifiuti per lo smaltimento, contrariamente possono incorrere in pesanti sanzioni.

Risulta sempre più necessario diffondere l’idea che ognuno di noi sia tenuto a rispettare l’ambiente, il concetto è ampio e ricomprende anche la nostra capacità di ridurre la mole di rifiuti che produciamo e la nostra sensibilità verso il riciclo a sostegno di un’economia circolare che rifiuta l’idea del compra-usa-getta.

Esosport bike va in questa direzione, trattandosi di una realtà improntata all’economia circolare, che dà risposta ai problemi di gestione di rifiuti quali pneumatici di bicicletta e camere d’aria non più utilizzabili, recuperandoli e riciclandoli.

Ad oggi, a livello nazionale, fanno parte del circuito 2500 rivenditori di biciclette ed imprese di bike sharing, che con la loro attenzione verso il riciclo consentono il recupero di molti materiali che divengono materia prima seconda in nuovi ambiti di produzione. Nel caso, ad esempio, delle camere d’aria, dal loro recupero si ricava una gomma pura ed utilizzabile in molti altri processi produttivi, secondo una logica di pura economia circolare.

Ad esosport bike si affianca esosport run, esperienza già consolidata e rivolta al recupero delle scarpe da ginnastica esauste. Dopo la separazione della suola dalla tomaia e dalla parte superiore della scarpa, in genere in tessuto, le plastiche ottenute vengono triturate e ridotte in piccoli granuli impiegati per la realizzazione di pavimentazioni per parchi giochi “ I giardini di Betty”, che ad oggi sono circa 10 tra Firenze, Roma, Genova e Opera, e piste per la corsa ,“La pista di Pietro”, in memoria di Pietro Mennea.

Va da sé che i migliori risultati si ottengono quando i Comuni fanno propria la cultura dell’economia circolare, offrendo a tutti i cittadini la possibilità di convogliare rifiuti, quali scarpe da ginnastica, pneumatici di bici e camere d’aria, in percorsi virtuosi di raccolta differenziata con l'obiettivo di recuperare materia. In questo modo i Comuni si fanno carico di alcuni costi ed in cambio ricevono materia prima seconda utilizzabile per la realizzazione di parchi per bambini o piste per la corsa ma soprattutto divengono importanti veicolatori di un nuovo modello economico, quello circolare, sicuramente più improntato alla sostenibilità ambientale.

 

Fonte: arpat.toscana.it, 2 Novembre 2017




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