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Dove gettate le lenti a contatto dopo averle utilizzate?
Allarme microplastica, anche le lenti a contatto possono inquinare i nostri mari. Mai gettarle negli scarichi: un gruppo di ricercatori americani ha analizzato come vengono smaltite quando finiscono nelle acque reflue e hanno scoperto che possono rappresentare una minaccia per l'ecosistema marino
DOVE gettate le lenti a contatto dopo averle utilizzate? D'ora in poi, fateci caso. Così impalpabili, leggere e trasparenti, le lentine possono rappresentare una minaccia per i nostri mari.
A dirlo un gruppo di ricercatori americani che per la prima volta ha indagato il "destino" delle lenti a contatto dopo l'uso e ha scoperto che quando finiscono negli scarichi delle acque reflue vengono frammentate e rischiano di arrivare nell'ambiente come microplastica.
Lo spunto è arrivato dall'esperienza personale. "Ho sempre indossato occhiali e lenti a contatto per buona parte della mia vita. A un certo punto mi sono chiesto se qualcuno avesse mai studiato quello che accade a queste lenti di plastica" spiega Rolf Halden, direttore del Centro di ingegneria per l'ambiente e la salute dell'università dell'Arizona. Quando Halden e colleghi - Charlie Rolsky e Varun Kelkar - hanno scoperto con un certo stupore che in letteratura sull'argomento non c'era nulla, hanno deciso di ampliare il lavoro già avviato da tempo sull'inquinamento da plastica.
• LA RICERCA Lo studio, presentato nel corso del 256mo National meeting and exposition della Società americana di Chimica, è stato diviso in tre parti. I ricercatori hanno intervistato un campione di americani, scoprendo che il 19 per cento di chi indossa le lenti a contatto ha l'abitudine di gettarle negli scarichi del lavandino o del water. Un numero significativo, visto che negli Stati Uniti 45 milioni di persone circa usa solo lenti a contatto ed è in crescita l'utilizzo di quelle giornaliere: il team stima che ogni anno negli Usa finiscono nelle acque reflue tra le sei e le dieci tonnellate di lenti di plastica.
E una volta lì, cosa succede? Le lenti a contatto sono realizzate con una plastica diversa rispetto ai comuni rifiuti di plastica come il polipropilene e sono il risultato in genere di un composto di siliconi, polimetilmetacrilato e fluoropolimeri, che le rende flessibili e traspiranti. I ricercatori hanno fatto una serie di esperimenti sulla densità di 11 tipi di lenti a contatto e un impianto di trattamento delle acque reflue per valutarne il comportamento e capire se il rifiuto veniva trattenuto o scomposto.
Nell'ultima parte dello studio, i cinque polimeri più diffusi trovati nelle lenti a contatto sono stati "affidati" ai microrganismi anaerobici e aerobici presenti in un convenzionale impianto di trattamento delle acque di scarico. I ricercatori hanno notato che i microbi alteravano e indebolivano i legami tra i componenti della plastica, frammentandola in particelle più piccole. Il destino delle microplastiche è poi noto: quando finiscono in mare possono essere scambiate per cibo dai pesci, alterando l'ecosistema e la catena alimentare.
• COME INTERVENIRE "Mi auguro che i nostri risultati spingano i produttori a condurre nuove ricerche sull'impatto delle lenti a contatto sull'ecosistema acquatico e su quanto tempo impiegano a degradarsi nell'ambiente", dice Halden. Nel frattempo è importante fare attenzione quando si smaltiscono: il modo più appropriato è depositarle tra i rifiuti solidi, mai gettarle negli scarichi del bagno. Fonte: Repubblica, 19 agosto 2018
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