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ISSUE 369

Quale impatto hanno le politiche europee sulla vita degli italiani?

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Quale impatto hanno le politiche europee sulla vita degli italiani?

Eurobarometro ha da poco concluso un’indagine nei Paesi dell’Unione per testare il livello di soddisfazione e di percezione che i cittadini hanno delle politiche europee, in vista delle elezioni del giugno 2024: ecco qual è la fotografia emersa nel nostro Paese.

 

Una fotografia positiva emerge dall’indagine condotta da Eurobarometro (qui trovate le slide riassuntive) sulle politiche europee e l’impatto che hanno sulla vita dei cittadini, con più della metà degli intervistati che mostra interesse per l’appuntamento del 9 giugno 2024 con le elezioni europee.

 

Emerge inoltre che per gli intervistati il valore più importante che il Parlamento europeo deve difendere oggi è la democrazia (37% degli intervistati – 34% degli italiani), seguito dalla tutela dei diritti umani in Europa e nel mondo (28%) e dalla libertà di parola e di pensiero (27%).

 

Per gli italiani, dopo la democrazia, viene la libertà di parola e pensiero, al 28%, quindi, al 26%, la solidarietà tra gli Stati membri e le regioni. C’è soddisfazione anche sul funzionamento dell’Unione e sui meccanismi democratici che portano alla discussione e all’emanazione delle leggi.

 

Per il 54% degli intervistati (il 58% degli italiani), la democrazia funziona in modo soddisfacente. Quanto ai suoi elementi costitutivi, i cittadini si dicono più soddisfatti delle elezioni libere e trasparenti (70%, il 69% per gli italiani), della libertà di parola (70%, stessa cifra per gli italiani) e del rispetto dei diritti fondamentali (66%, percentuale che cresce di due punti per gli italiani), ma meno della lotta contro la disinformazione e la corruzione.

 

L’attenzione e l’approvazione è alta anche negli aspetti pratici, non solo ideologici: per la grande maggioranza dei cittadini europei è chiaro l’impatto che l’Unione ha sulla propria vita quotidiana (71%). Anche il ruolo del Parlamento è riconosciuto: il 62% degli intervistati ricorda di averne sentito parlare di recente.

 

Le preoccupazioni economiche causate dalle crisi degli ultimi anni emergono anche dal sondaggio: metà degli intervistati (50%, il 41% per gli italiani) ritiene infatti che il suo tenore di vita sia diminuito e si aspetta che questa tendenza proseguirà anche l’anno prossimo.

 

Un altro 29% dice che il suo tenore di vita non è ancora diminuito (il 30% in Italia), ma prevede che ciò accadrà nel corso del prossimo anno.

 

Per questo motivo, i cittadini europei vogliono che il Parlamento dia priorità alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale (38%), alla salute pubblica (33%), all’azione contro i cambiamenti climatici (31%) e al sostegno all’economia e alla creazione di nuovi posti di lavoro (31%).

 

Per gli italiani le priorità sono, invece, il sostegno all’economia e la creazione di posti di lavoro (43%), la salute pubblica (38%), la lotta alla povertà e l’esclusione sociale (33%). La lotta al cambiamento climatico è al quarto posto con il 28%.

 

C’è però grande interesse per esprimere il proprio voto europeo: due terzi circa degli intervistati (67%) sarebbero pronti a recarsi alle urne se si votasse la settimana prossima, il 64% il dato per l’Italia.

 

Un dovere per tutti, perché solo votando si rafforza la democrazia e si difendono le proprie idee di futuro.

 

Alfredo Agosti
 

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