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lanuovaecologia.it
Si sono conclusi gli Stati Generali della Green Economy, con un grande successo di pubblico in presenza e interazioni social: due giorni con oltre 1500 partecipanti e 100 relatori, più di un migliaio di contatti con l’hashtag #statigreen2023, con domande e commenti che hanno generato una copertura di oltre 500 mila utenti.
“In un quadro in cui permangono significative difficoltà e ritardi per la green economy italiana, l’ampia partecipazione al dibattito degli Stati Generali della Green Economy evidenzia il potenziale di crescita dell’economia verde, che continua a mostrare segnali promettenti sia nel campo della decarbonizzazione dell’economia sia per la circolarità – dichiara Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile al termine della due giorni – Alla vigilia della Cop28 che registrerà ritardi rispetto agli accordi di Parigi, proiettando l’aumento della temperatura globale verso 2,4 gradi anziché 1,5, rileviamo dati importanti sia in Cina nell’ambito degli investimenti per la decarbonizzazione sia negli Stati Uniti con l’Inflation Reduction Act che modifica sia la traiettoria statunitense sia quella globale ed è un’importante conferma delle politiche avanzate per il clima e la competitività dell’economia europea”.
Gli Stati Generali della Green Economy 2023 hanno presentato oltre al report annuale, consultabile anche online su www.statigenerali.org, un pacchetto di 11 proposte prioritarie per la transizione ecologica, fra queste una legge per il clima e per il suolo, fiscalità ambientale, un iter breve e tempi certi per le autorizzazioni, interventi sull’energia e sulla circolarità di produzioni e consumi.
Per indagare sui potenziali di sviluppo e di innovazioni tecnologiche significative, già in fase di industrializzazione o di produzione, utilizzate da imprese italiane per le finalità di una green economy, è stato istituito, nell’ambito degli Stati Generali della Green Economy 2023 con un accordo con il Ministero dell’ Ambiente e della Sicurezza energetica – Direzione Sviluppo Sostenibile, l’Osservatorio sulla transizione ecologica dell’economia e delle imprese italiane, che sosterrà i potenziali di sviluppo e di innovazioni tecnologiche significative, già in fase di industrializzazione o di produzione, sulla transizione ecologica dell’economia e delle imprese italiane.
L’Osservatorio che vede nel suo board rappresentanti di istituzioni di ricerca nazionali (ISPRA, ENEA, RSE, CNR, ISTAT, CREA, CENSIS), di associazioni rappresentative dell’industria italiana e delle parti sociali (Confindustria, CNA, Legacoop e FLC-CGIL), esponenti del mondo scientifico (Università Sapienza di Roma, Politecnico di Milano, UNIFE-CERCIS, Bocconi, Sant’Anna di Pisa), soggetti finanziari (Cassa Depositi e Presiti e Intesa Sanpaolo Innovation Center) ha presentato il suo primo Rapporto. Il documento ha raccolto e messo a sistema una selezione di ecoinnovazioni attuate dalle imprese italiane in settori come la gestione circolare dei rifiuti, la decarbonizzazione dell’energia, l’edilizia sostenibile, l’agroalimentare di qualità ecologica, la mobilità sostenibile, la gestione circolare delle acque e la bioeconomia rigenerativa e una serie di contributi dei componenti del board che mettono a sistema analisi ed iniziative in corso per lo sviluppo dell’innovazione tecnologica.
Rassegna del 10 Novembre, 2023 |
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