Il Presidente Fulvio Rossi, nel saluto introduttivo, ha sottolineato l’importanza di fare rete con le principali associazioni italiane e internazionali protagoniste della diffusione della cultura della sostenibilità e della raccolta di dati chiave.
Il tema dell’ingaggio della comunità per un’impresa, introdotto da Manuela Macchi, è sempre più importante e inizia a diffondersi un termine fino a pochi anni fa sconosciuto in Italia: community engagement.
Sul significato di engagement sono tutti d’accordo (coinvolgimento attivo e appassionato per creare un dialogo con gli stakeholder), mentre sul termine community l’interpretazione può essere ampia, poiché si riferisce a un ‘insieme di persone che condividono un interesse’.
In generale si fa riferimento a un approccio nuovo che può contribuire al rafforzamento dei piani di sviluppo in una logica di co-progettazione in cui l’impresa lavora con le diverse comunità (dipendenti, fornitori, clienti, comunità locali/territorio e simili), superando l’autoreferenzialità.
Nell’incontro sono state presentate esperienze di imprese che hanno scelto di crescere in armonia con le comunità dove operano, tramite progetti rilevanti e originali: SACE, Azione contro la fame, Costa Crociere, Edison, ESO Società Benefit, Gruppo Iren.
Le community possono essere composte da diversi stakeholder: dipendenti, territorio in cui opera l’impresa, clienti, attori della catena del valore, movimenti di opinione.
Gli obiettivi sono finalizzati a cogliere maggiormente le opportunità come migliorare il business migliorando l’ambiente, rafforzare la catena del valore, innovare nei prodotti e/o servizi finali. Questi obiettivi, in particolare gli ultimi due, si raggiungono lavorando maggiormente in ottica di co-progettazione con dipendenti, clienti, fornitori e partner.
Per realizzare un community engagement di successo, come è stato illustrato, è fondamentale lavorare contemporaneamente su 5 principi chiave:
INCLUSIVITA’
E’ la volontà di ingaggiare pubblici ampi senza limitarsi alle istituzioni, alle autorità o agli azionisti con cui necessariamente si deve dialogare. Molti fattori (accesso più semplice all’informazione, piattaforme social) hanno consentito alle comunità di diventare stakeholder a cui occorre rispondere.
Il processo di identificazione delle comunità parte dalle domande: chi può impattare / chi può essere impattato dall’attività della mia azienda?
MATERIALITA’
E’ il processo di identificazione e prioritizzazione dei temi rilevanti sia per l’azienda sia per gli stakeholder in quanto in grado di influenzare le decisioni. E’ il principio chiave per avviare l’integrazione della sostenibilità nel business e la co-progettazione verso nuove opportunità.
REATTIVITA’ E SENSIBILITA’
Consiste nel rispetto dei punti di vista di tutti gli stakeholder/ comunità e nell’accettazione dei possibili esami a cui può essere sottoposta l’azienda da parte degli interlocutori. Si tratta in pratica di assunzione di responsabilità nel fornire risposte coerenti e consistenti.
MISURAZIONE
La misurazione è la documentazione del processo di engagement e dei suoi output ed è un principio chiave per costruire fiducia con le comunità che si ingaggiano. Monitora/valuta i progressi verso il raggiungimento di un Customer Engagement di maggiore qualità, utilizzando indicatori quali-quantitativi, e aiuta ad identificare le aree di miglioramento.
TRASPARENZA
E’ la chiara ed esaustiva disclosure delle informazioni circa i processi e le decisioni aziendali che impattano su stakeholder/comunità. E’ fortemente connessa ai principi di Inclusività e Materialità in quanto è fondamentale che le informazioni trasparenti arrivino a pubblici ampi e interessati e che abbiano come oggetto soprattutto i temi materiali.
Raffaella Gazzaniga
Ufficio Stampa Digital ESO