Quanto siamo sostenibili? Secondo il 5° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile realizzato da LifeGate, in collaborazione con Eumetra MR, noi italiani siamo sempre più appassionati al tema della sostenibilità, così tanto che questa influenza le nostre scelte quotidiane.
Sono infatti 34 milioni gli italiani appassionati e interessati al tema, in particolare le donne, con una preoccupazione spiccata per il tema della plastica, un tema cruciale per l’89% degli Italiani. E fra le azioni sostenibili che scegliamo di compiere, quelle più gettonate sono: fare sempre la raccolta differenziata (per il 92%), utilizzare elettrodomestici a basso consumo (77%), consumare alimenti biologici (34%) e utilizzare capi di abbigliamento sostenibili (17%).
La sostenibilità, però, non è un driver di scelta solo nelle nostre abitudini quotidiane consolidate, ma investe un ruolo sempre più importante anche nella scelta dei nostri acquisti, soprattutto quelli legati alla moda e al campo dell’abbigliamento.
La moda è la seconda industria più inquinante a livello mondiale e il suo impatto non è destinato a calare: entro il 2030 la produzione di abbigliamento salirà del 63% e nel 2050 il settore tessile produrrà il 26% delle emissioni industriali di CO2 (contro il 2% del 2015) a livello mondiale. Secondo lo studio Sustainability matters, but does it sells?, realizzato da McKinsey&Company in collaborazione con la Camera nazionale della moda italiana (Cnmi) e presentato durante la terza edizione della International Roundtable on Sustainability, organizzata a Milano dalla Cnmi, il 70% dei consumatori è disposto a scegliere un prodotto ecosostenibile al posto di uno a maggiore impatto ambientale, spendendo il 5% o il 10% in più.
La sostenibilità, per chi acquista oggi capi d’abbigliamento, è sempre più legata ai cambiamenti radicali sul piano dei materiali impiegati, sulle tecniche di produzione, ma anche sulle condizioni dei lavoratori nelle aziende del settore moda.
Ed è proprio dall’ambito lavorativo che arriva una buona notizia: sono sempre di più i posti di lavoro previsti nel settore sostenibile. Entro il 2023 ogni cinque nuovi posti di lavoro creati dalle imprese attive in Italia uno sarà generato da aziende ecosostenibili. I dati, elaborati dal Sistema Informativo Exclesior, sono contenuti nel Focus Censis-Confcooperative "Smart & Green, l’economia che genera futuro".
La moda guarda alla sostenibilità: da oggi per il futuro.
Jessica Lorenzi
Communication specialist
Fonti: Il Sole 24 Ore, Avvenire