Le notizie, quelle brutte: uno studio su base mondiale dell’università di Exeter e York ha monitorato le acque di centinaia di fiumi in tutto il mondo, dal Tamigi al Tigri e, in tutti, ha trovato, oltre ai tipi di inquinanti industriali a cui siamo ormai tristemente abituati anche livelli pericolosamente alti di antibiotici.
La notizia è doppiamente negativa, sia per la salute dei fiumi che per la nostra di esseri umani, perché i batteri, entrando in contatto con le nostre medicine, diventano più forti e resistenti ad esse. Vi si assuafano e immunizzano, per così dire. Secondo l’ONU l’aumento dei batteri resistenti agli antibiotici è un’emergenza sanitaria globale che potrebbe uccidere 10 milioni di persone entro il 2050, secondo quanto riferito dall’ONU il mese scorso.
Fonte: Business Insider, 27 maggio 2019.