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Rassegna del 12 Luglio 2018
    

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Buon seme dell'Antropocene: "Usa e getta? No, grazie!" Così possiamo salvare i mari


Legambiente lancia la campagna contro i monouso. Trash mob, promozione di bottiglie in vetro, raccolta dei rifiuti. E lancia un appello al Governo: "Bandire subito le stoviglie in plastica"

UN elefante, il David di Michelangelo e un camion dei pompieri. Insieme centrano poco, ma non se si pensa al concetto di grandezza: per questo Legambiente ha scelto questi simboli per la sua nuova campagna, che lancia oggi, contro gli "usa e getta" e l'inquinamento da plastica nei mari. Se il nostro desiderio fosse un nano da giardino ci prenderemmo la famosa statua di Firenze? E se volessimo un cucciolo accudiremmo un pachiderma? Si chiede l'associazione ambientalista. E allora perché per un sorso d'acqua, un boccone di cibo e altre minuscole necessità utilizziamo per pochi minuti grandi monouso di plastica che restano nell'ambiente per secoli?

I DATI DEL MARINE LITTER
A partire da questa provocazione Legambiente ricorda che da inizio anno, durante la pulizia delle spiagge effettuata dai suoi volontari, l'80% dei rifiuti raccolti dell'associazione in 500 lidi era composto da plastica. Tra i rifiuti rimossi 180mila tappi e bottiglie, 96mila cotton fioc e circa 52mila tra piatti, bicchieri, posate  e cannucce. Di tutti quelli recuperati un rifiuto su tre è stato creato per essere gettato immediatamente dopo il suo utilizzo.

In alcuni luoghi d'Italia, come le Tremiti da maggio e da agosto a Lampedusa o Pollica, sindaci e amministrazioni hanno deciso di dire basta ai monouso. L'Europa è sulla stessa strada, ma dal 2019: Legambiente sostiene che non si può aspettare ancora e il Governo deve intervenire subito per porre fine allo smodato consumo di "usa e getta" che, se mal gestiti, sono devastanti per i nostri mari quando si trasformano in microplastiche.

L'associazione, snocciolando i dati del rapporto "Seas at risk", ricorda come in Europa ogni anno si consumino 46 miliardi di bottiglie di plastica con cui si potrebbero riempire 28mila piscine olimpioniche. In Italia sono 8 miliardi. Ma ci sono anche 230 stoviglie di plastica consumate all'anno per abitante, 16 miliardi di bicchierini di caffè utilizzati annualmente nel Vecchio continente  o 2 miliardi e mezzo di imballaggi take away, oltre a 36 miliardi di cannucce. Tutte cifre che chiedono una immediata inversione di rotta.

LA CAMPAGNA
Per questo, con il lancio della campagna "Usa e getta? No, grazie", Legambiente intende dar vita a una serie di iniziative per sensibilizzare cittadini ed esecutivo sulle azioni da intraprendere subito a salvaguardia dei mari. A Ostia, allo stabilimento Mediterranea, un "trash mob" sulla spiaggia accoglierà l'arrivo di Goletta Verde, la barca ambientalista che naviga facendo campagne informative sull'ambiente. Per l'occasione saranno sfoderati enormi piatti, posate, bottiglie e cannucce proprio per dare l'idea dell'"esagerato" e la grandezza del problema.

"Usiamo l'usa e getta per pochi minuti ma le sue microplastiche possono inquinare per sempre - spiega Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente -. Nessuno utilizzerebbe oggetti "esagerati" rispetto alla funzione di cui ha bisogno: il David di Michelangelo come nano da giardino, un'autobotte per innaffiare i fiori o un elefante come cucciolo da compagnia. Eppure è proprio quello che accade con piatti, posate, bottiglie monouso. Prodotti usati pochissimo ma che hanno un elevatissimo costo per l'ambiente, una sproporzione difficilmente percepibile nella vita di tutti i giorni".

"IL GOVERNO AGISCA" 
"Per questo, per contrastare il marine litter, chiediamo al Governo italiano di approvare subito quanto previsto dalla proposta di direttiva Ue mettendo al bando le stoviglie di plastica non compostabile, compresi i bicchieri che non leggiamo nel testo in discussione in queste settimane a Bruxelles - aggiunge  Zampetti - I bandi già deliberati in autonomia da alcuni comuni dimostrano che vietare le stoviglie di plastica è infatti possibile da subito. Per le buste di plastica chiediamo incisività nel contrasto dell'illegalità ancora troppo presente soprattutto nel commercio al dettaglio, ma anche il via libera all'uso delle retine riutilizzabili per frutta e verdura nei supermercati".

A muoversi devono dunque essere cittadini, governo ma anche l'industria: tra le richieste dell'associazione c'è infatti anche la necessità di indirizzare il mondo delle imprese investendo sull'innovazione dei materiali e l'eco-design, rendere riciclabili il 100% degli imballaggi, migliorare la gestione dei rifiuti delle amministrazioni locali, adeguare gli impianti del riciclo e seguire la strada dell'economia circolare. "In Europa la domanda di plastica riciclata rappresenta infatti solo il 6% di quella prodotta" ricordano ancora da Legambiente.

Tutti insieme si può ancora trovare una soluzione efficace in difesa dei mari. Ma bisogna impegnarsi per farlo: Legambiente suggerisce di cominciare fin da subito a utilizzare bottiglie di vetro (e ne ha realizzata una speciale per l'occasione) e seguire tutte le direttive oggi raggruppate nel nuovo sito dell'iniziativa.

 

Fonte: Repubblica, 6 luglio 2018




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