Il recentissimo libro di Peter Lacy, leader strategico di una nota multinazionale attiva nella consulenza d'impresa, analizza come la transizione verso un'economia circolare potrebbe rappresentare la più grande rivoluzione e opportunità degli ultimi 250 anni per riorganizzare la produzione e il consumo di beni nell'economia globale. Alimentata dai progressi in campo digitale, questa transizione rappresenta per la società una grandissima occasione per creare un vantaggio che permetta di disaccoppiare la crescita dal consumo di risorse.
La ricerca sostiene che rendere sostenibile i modelli di business i comporterà, al 2030, un ritorno di 4.500 miliardi di dollari. Le aziende più performanti puntano sempre di più su strategie di economia circolare per ottimizzare la propria competitività. In particolare, nel quadro di modelli di economia circolare cercano di scindere la crescita caratterizzata da risorse limitate e rischiose, attivando nuovi flussi di entrate in grado di generare valore per il cliente.
In questo caso, la parola ‘waste’ non si riferisce ai rifiuti ma allo spreco e al sottoutilizzo delle risorse naturali. Riguarda l’eliminazione del concetto stesso di ‘rifiuto’, riconoscendo che tutto ha un valore.
Le aziende possono riuscirci scegliendo attentamente il modello di business adatto a loro e riconoscendo che non esiste un modo unico di affermarsi nell'economia circolare "giusto" per tutte le attività.
Stiamo assistendo alla nascita di due trasformazioni dirompenti che ridisegneranno i sistemi economici come li conosciamo oggi. L’evoluzione verso il digitale e il bisogno di una decisa virata verso la sostenibilità.
La transizione verso un'economia circolare comporta l'abbandono dell'approccio tradizionale ‘prendi, usa, getta’ in favore di uno che promuova il riutilizzo delle risorse. Come? Scegliendo il modello di business adatto e riconoscendo che non esiste un modo di affermarsi 'giusto' per tutte le attività.
Nell'esecuzione di nuovi modelli di business, i leader devono individuare e sfruttare al meglio fattori abilitanti ed ecosistemi economici, assicurandosi l'accesso alle principali tecnologie per sostenere e sfruttare i nuovi modelli. Queste tecnologie possono essere utilizzate per gestire efficacemente le risorse dei singoli mercati, garantire l'eliminazione e la monetizzazione dei rifiuti, servire i clienti e guidare lo sviluppo di attività e prodotti.
Contestualmente è fondamentale lo sviluppo di competenze che mettano in pratica i principi del commercio circolare. Il libro descrive cinque cambiamenti distintivi che consentono di creare un flusso circolare che va dalla progettazione del prodotto ai processi di produzione, commercializzazione, utilizzo, ritiro, rigenerazione redditizia e riutilizzo.
In questa interessante pubblicazione vengono evidenziati cinque modelli di business circolari per ottenere vantaggio competitivo:
Produzione e distribuzione circolare: utilizza materiali completamente rinnovabili, riciclabili o biodegradabili in cicli di vita consecutivi.
Recupero e riciclo: crea sistemi di produzione e consumo in cui beni precedentemente considerati come rifiuti vengono riutilizzati.
Allungamento della vita dei prodotti: facendone la manutenzione e migliorandoli, questo modello ne allunga il ciclo di vita.
Piattaforme di condivisione: ex. Airbnb e Lyft. Aiutano i consumatori a risparmiare e trarre profitto dal miglior utilizzo delle proprie risorse.
Prodotti = servizi: invece che sul volume delle vendite, quest'ultimo modello di business fa leva sulle performance dei prodotti, "prestati" anziché venduti.
L’economia circolare, rappresenta un nuovo modo di gestire la creazione di valore in linea con le esigenze di sostenibilità, grazie alla rottura del tradizionale concetto di economia lineare, caratterizzata da logiche di approvvigionamento-produzione-utilizzo-scarto. Un virtuoso e sinergico riutilizzo di tutte le risorse (materie prime, energia, spazio, momento di consumo) sono alla base del nuovo modo di agire delle imprese che intendono operare in ottica di economia circolare e che rialimentano in un processo rinnovabile il ciclo produzione - consumo, per generare evidenti impatti positivi dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
‘Le tecnologie digitali rivoluzionarie, come le stampanti 3D e i dispositivi connessi – sostiene Lacy - permettono alle società di godere di nuovi metodi per rendere le loro operazioni più efficienti, fornendo valore ai clienti e, contemporaneamente, supportando e mettendo in pratica i propri modelli di business in un'economia circolare".
Raffaella Gazzaniga
Ufficio Stampa Digital ESO