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Rassegna del 27 Luglio 2017
    

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Città al 100% rinnovabili: guida pratica alla sostenibilità urbana


Global 100% Renewable Energy pubblica una guida, rivolta ad amministratori locali e responsabili politici, per realizzare roadmap di decarbonizzazione urbana personalizzate.

L’idea che una città, grande o piccola che sia, possa fare affidamento esclusivamente sulle energie rinnovabili, intimorisce ancora parecchie amministrazioni. Impegni in tal senso però non mancano, dal piccolo comune di Cortina d’Ampezzo salito agli onori della cronaca nel 2014 per aver consumato solo energia pulita, ad una metropoli come Sydney, in corsa per fare delle green energy l’unica fonte di elettricità e riscaldamento entro il 2030. Se prendiamo in considerazione solo i grandi centri urbani, possiamo contare nel mondo oltre 300 piani di decarbonizzazione energetica cittadina. Ossia oltre 300 città che hanno fissato, con modalità e date diverse, il target “100% rinnovabili”.

Da alcuni anni a questa parte, una campagna internazionale sta collezionando questi impegni urbani e spronando gli amministratori comunali ad intraprendere la tanto agognata rivoluzione energetica. Parliamo di Global 100% Renewable Energy, la prima piattaforma internazionale che promuove il totale affidamento alle fonti alternative per città e regioni. Fondata a San Francisco nel 2013, l’iniziativa riunisce una lunga lista di organizzazioni internazionali dedicate a questo obiettivo. Per fornire un ulteriore supporto alla causa, la campagna ha pubblicato una guida che spiega, passo dopo passo, come realizzare città al 100% rinnovabili a seconda delle condizioni geografiche, politiche, sociali, culturali ed economiche.

 “100% RE Building Blocks – A practical toolkit for a sustainable transition to 100% Renewable Energy” fornisce degli orientamenti ai responsabili politici e ai leader delle comunità per sviluppare la propria tabella di marcia. L’ambizione ultima del documento è creare una sorta di pacchetto di strumenti interattivi per le parti interessate a livello mondiale, che siano adattabili e modificabili a seconda dei differenti contesti locali.

Si parte da un punto comune: la progettazione della crescita urbana intorno all’energia pulita richiede un’attenta coordinazione. Per questo motivo gli amministratori dovranno porre attenzione soprattutto su tre aspetti condivisibili da tutti:

  • La creazione di strategie d’attuazione – gli sforzi coordinati che uniscono impegni rinnovabili con obiettivi ambientali e di sviluppo più ampi, risultano più efficaci delle iniziative isolate.
  • La mobilitazione delle risorse – i governi locali dovrebbero sfruttare gruppi di comunità, imprese, utilities, cittadini e altri stakeholder per creare coalizioni di parti interessate.
  • La registrazione dei progressi – è necessario monitorare il passaggio dai fossili alle rinnovabili con valutazioni costanti sulla qualità, flessibilità e costi delle reti energetiche e dei parametri di riferimento.

Altre priorità includono la creazione di quadri giuridici e normativi di sostegno. Gli autori raccomandano politiche che incoraggino sistemi energetici “decentralizzati” e “inclusivi”, tali da permettere alle famiglie e ai quartieri di generare piccole quantità di energia pulita per il consumo personale e di vendere le eccedenze per un proprio ritorno economico.

Non esiste ovviamente una ricetta che vada per bene per tutti, ma Anna Leidreiter, senior manager del programma al World Future Council e uno degli autori principali della guida, spiega che esistono quattro elementi che non possono prescindere dal raggiungimento dell’obiettivo: l’efficienza energetica come priorità, un cambio di paradigma nel modo in cui l’energia viene generata, distribuita e utilizzata energia, la realizzazione di nuove alleanze “orizzontali” e un approccio integrato alle differenti aree di intervento.

 

Fonte: Rinnovabili.it, 21 Luglio 2017




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