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Rassegna del 29 Maggio, 2020
    

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Eventi sportivi sostenibili


Eventi sportivi sostenibili

Come mitigare l’impatto ambientale di queste manifestazioni

Lo sport ha subito diversi stop in seguito all’emergenza Coronavirus, tra questi anche gli eventi e le competizioni, che sono state sospese, rinviate o annullate. La fase 2 prevede ancora la sospensione di queste attività, ma si spera che prima o poi potremo tornare a correre insieme. Se è vero che questi mesi di lockdown sono stati l'occasione per riflettere sull'impatto ambientale delle nostre abitudini quotidiane e su come queste potrebbero cambiare una volta tornati alla normalità, perché non prepararci ad organizzare ed affrontare anche gli eventi sportivi in modo più sostenibile? 

Molti dei principi e delle indicazioni contenute nel Libro Bianco dello Sport del 2007 (cfr “Le organizzazioni sportive e gli iniziatori di eventi sportivi in Europa dovrebbero adottare obiettivi ambientali atti a rendere ecologicamente sostenibili le rispettive attività” …) non vengono infatti ancora oggi rispettate. Basti pensare ad esempio all’immensa produzione dei rifiuti (dai pacchi gara agli allestimenti alle partenze e lungo i percorsi) o all’uso esagerato di acqua o all’impatto dei trasporti derivanti dalle innumerevoli manifestazioni sportive locali, nazionali ed internazionali.

Di fronte ad un’emergenza ambientale sempre più evidente e ad una sensibilità sempre crescente negli sportivi come nell’opinione pubblica, anche gli organizzatori e promotori di questi eventi non possono pertanto esimersi da prestare una maggiore attenzione nella progettazione e realizzazione della singola manifestazione. Legambiente, nel suo Dossier Nevediversa, analizza in particolare gli sport invernali, tra cui i giochi olimpici, e il loro collegamento con i cambiamenti climatici per poi vedere come scegliere e sostenere una visione di sport in montagna meno impattante sull’ambiente e più coerente con stili di vita più sostenibili.

Ecco che le associazioni sportive, supportate dalle amministrazioni locali e non solo, si sono messe all’opera producendo linee guida e carte di intenti proprio con l’obiettivo di aiutare a ridurre l’impatto ambientale di un evento sportivo, generato direttamente ed indirettamente dai trasporti, dai materiali e dai servizi utilizzati.

Nel 2019 nasce così la “Carta internazionale per gli eventi sportivi sostenibili” anche detta “Carta di Courmayeur”, firmata tra gli altri dal ministero dell’Ambiente, dalla Regione autonoma Valle d’Aosta e da alcune associazioni che organizzano eventi sportivi.

La Carta intende promuovere una cultura sportiva basata sui concetti di sostenibilità e circolarità nell’impiego delle risorse naturali, così da generare impatti positivi sui territori coinvolti.

Le parti che hanno sottoscritto la Carta si impegnano a sviluppare - in fase di programmazione, pianificazione e gestione degli eventi sportivi - strategie sostenibili, dalla gestione rispettosa delle risorse naturali al consumo energetico efficiente, all’energia rinnovabile, alla mobilità sostenibile, alla prevenzione della produzione dei rifiuti e l’incremento della raccolta differenziata, alla minimizzazione delle emissioni in atmosfera di gas a effetto serra, alla mitigazione dei rischi e alla tutela della biodiversità legati alla scelta della location ed ancora al processo partecipato con le comunità locali che ospitano gli eventi.

Redatta da AICA – Associazione Internazionale per la Comunicazione Ambientale – è sottoscrivibile da qualunque manifestazione sportiva che si riconosca nei suoi princìpi ambientali.

La Carta di Courmayeur non è però il primo esempio di questo genere: nel 2012 la Regione Emilia-Romagna ha realizzato, in collaborazione con UISP Comitato Emilia-Romagna, le Linee Guida per gli Eventi Sportivi Sostenibili, che danno indicazioni su come organizzare eventi sportivi a ridotto impatto ambientale, valorizzandone i benefici sociali, economici e ambientali.

Il documento vuole aiutare gli organizzatori nelle scelte di segreteria organizzativa, location e mobilità, struttura ospitante l’evento, fornitori di beni e servizi, organizzazione dei punti ristoro, distribuzione di acqua, allestimenti, gestione rifiuti, comunicazione.

Per ridurre l’impronta ecologica dello sport e in particolare delle sue manifestazioni, per il futuro si dovrà sicuramente lavorare ancora molto nel diffondere tra gli sportivi una cultura della sostenibilità, implementando anche sinergie tra il mondo dello sport e le amministrazioni locali e centrali.

 




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