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Sensibilizzare le nuove generazioni ad un uso più consapevole e responsabile della risorsa acqua. Nasce così “The water we want”, la campagna promossa da UNESCO e Rete Globale dei Musei dell’Acqua, che hanno deciso di puntare i riflettori sull’emergenza idrica affidando ai giovani il compito di farsi ambasciatori di uno sviluppo più sostenibile del patrimonio idrico, sia naturale che culturale.
L’acqua che vogliamo
La seconda edizione del progetto ha coinvolto i giovani generazioni sia attraverso un concorso, sia con la campagna social che, grazie ai 22 video realizzati dal video maker italiano Giuseppe La Spada, ha visto la partecipazione di migliaia di giovani ragazzi con un’età compresa tra i 6 e i 18 anni provenienti da 20 diversi Paesi.
A loro è stato chiesto, attraverso la loro creatività e sensibilità artistica, di raccontare in che modo è possibile "cambiare la mentalità delle persone e ispirare nuovi comportamenti e atteggiamenti per essere più rispettosi della natura e promuovere un migliore utilizzo dell'acqua", oppure "quali azioni quotidiane possiamo intraprendere per proteggere le risorse idriche sempre più scarse da cui dipendiamo" e altri quesiti su come disegnare un Pianeta futuro più sostenibile.
Migliaia di giovani in tutto il mondo sono così diventati ambasciatori dell'acqua e promotori di un uso più responsabile dell’“oro blu”, soprattutto in relazione agli obiettivi dell'Agenda 2030. Fra tutti i disegni, fotografie e video inviati, sono stati selezionati 104 lavori significativi e sei vincitori.
Il ruolo dell’Italia
L’Italia gioca un ruolo centrale in questo progetto: l’Unesco ha infatti affidato al nostro Paese la guida di un’importante sfida globale: collegare tra loro istituzioni museali e non per promuovere l’educazione a un uso più consapevole della risorsa acqua. Per realizzare questa sfida è stato creato il Global Network of Water Museums, la Rete dei Musei dell’Acqua con sede a Venezia che ha il compito di promuovere sostenere i preziosi patrimoni acquatici, sia naturali che culturali, su scala globale.
Collaborazioni virtuose
La Rete dei Musei dell'Acqua ha annunciato la volontà di coinvolgere per le prossime edizioni sempre di più i giovani, istituzioni, aziende, enti ma anche volti noti del mondo della scienza e della cultura e testimonial della musica e dello spettacolo per far passare il messaggio di impegnarsi nel proteggere la risorsa acqua. “La sfida raccolta dalla neonata Rete Mondiale Unesco dei Musei dell’Acqua è quella di stimolare le collaborazioni virtuose tra istituzioni museali, educative e aziende – ha affermato il direttore della Rete dei Musei dell'Acqua, Eriberto Eulisse - promuovendole all’interno di importanti progetti internazionali per rivedere gli attuali processi di produzione e consumo.”
Obiettivo Dakar 2022
Il successo ottenuto durante la prima campagna di comunicazione ha consentito di lanciare la seconda edizione del concorso che vedrà i vincitori partecipare con i loro lavori e le loro testimonianze al prossimo World Water Forum di Dakar, in programma nel 2022.
Rossella Digiacomo
Rassegna del 23 Luglio, 2021 |
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