La Newsletter di ESO
ISSUE 341

Fame a causa dei biocarburanti

lanuovaecologia.it

Fame a causa dei biocarburanti

La crisi energetica e la guerra si ripercuotono sui prezzi degli alimenti: in crisi chi usa biocarburanti e biocombustibili. Ma i primi danneggiati sono i poveri, i popoli che senza l’olio di palma e i cereali soffrono la fame. E così l’Indonesia blocca per una settimana l’export di olio di palma. Ecco perché dobbiamo smettere di bruciare cibi e alimenti

 

Da giovedì 28 aprile stop per una settimana almeno all’olio di palma importato dall’Indonesia, primo produttore mondiale con oltre il 50% delle forniture globali. Il bando è stato stabilito dal Paese per contrastare la carenza sul mercato locale. Intanto, dopo la decisione di Giacarta di vietare tutto l’export di olio di palma, i prezzi degli oli vegetali sui mercati internazionali sono saliti. In particolare i prezzi dell’olio di palma scambiati al Bursa Malaysia Derivatives Exchange salgono quasi del 6%, avvicinandosi ai massimi storici, quelli scambiati in Cina salgono del 3%. I future dell’olio di soia scambiati a Chicago si avvicinano ai massimi dal 2008.

 

Per avere un’idea di quel che sta accadendo, nel 2013 il petrolio costava 60 dollari al barile (e quindi 420 dollari la tonnellata), mentre l’olio di palma grezzo all’ingrosso il doppio, poco più di 800 dollari la tonnellata. A fine 2021, con il petrolio a 100 dollari al barile (700 dollari la tonnellata), l’olio di palma è balzato a 1.750 dollari la tonnellata. 

 

Immediate preoccupazioni per le forniture a livello globale: la decisione può provocare problemi all’industria alimentare globale che ne fa largo uso e aumentare la corsa dei prezzi. Da noi lieviteranno i costi dei produttori di alimenti confezionati, perché per fortuna l’olio di palma nei prodotti a marchio più cari (salvo Ferrero) è uscito da tempo. In difficoltà soprattutto l’industria energetica, quella delle finte rinnovabili, che l’olio di palma lo usava per produrre elettricità incentivata (600 mila tonnellate) o per miscelarla al gasolio (400 mila tonnellate). Molto di più di quello usato nelle merendine e nelle patatine.

 

L’aumento dei prezzi delle principali food commodity è iniziato molto prima, con la crisi delle catene logistiche globali nel 2020 ed è proseguito in tutto il 2021 con una impennata a fine anno dovuta all’aumento dei prezzi delle energie fossili, a cominciare dal metano. Infatti nel corso del 2021, sono aumentati soprattutto i prezzi degli alimenti usati anche anche come combustibili. Il comparto degli oli vegetali ha registrato il più forte incremento (178 punti dell’Indice Fao), anche se con qualche oscillazione nel corso del 2021. Anche la crescita dei cereali è stata consistente (140 punti), ma con un andamento più lineare nel corso dell’anno (vedi figura).

 

Il 24 febbraio la Russia ha invaso l’Ucraina, secondo produttore di grano al mondo e uno dei primi in Europa di oli vegetali. L’ulteriore impennata dei prezzi del gas, dei cereali e degli oli vegetali sono all’origine delle tensioni di oggi. Ed è di oggi la decisione della Malesia, invece di fermare le esportazioni, di limitarne l’uso nel suo mix di combustibili domestici. E’ quel che chiedono oggi per tutta Europa le associazioni ambientaliste. Bruciare oli e cereali nei motori non riduce il costo del carburante, ma affama i poveri della terra.

 

Andrea Poggio

Torna alle notizie GOGREEN

Rassegna del 29 Aprile, 2022

15 di 20 della rassegna...

Rinnovabili, Taranto spiana la strada: al via il primo parco eolico offshore

affaritaliani.it

Anna Lutman: nuovo Direttore generale di Arpa FVG

arpa.fvg.it

Alimentazione sana i trend degli italiani in cucina

terranews.it

Corridoi ecologici, in California nascerà il più grande al mondo

lindipendente.online

La batteria termica domestica che libererà milioni di case dal gas

rinnovabili.it

Gli smartphone nel mondo inquinano quanto un’intera nazione

nonsoloambiente.it

Le città più inquinate del Mondo e d’Europa: la classifica

inabottle.it

Sostenibilità, Gea: debutta l'agenzia stampa dedicata al mondo green

affaritaliani.it

Fame a causa dei biocarburanti

lanuovaecologia.it

In quale modo l’industria del gioco sta diventando green?

greenplanner.it

Rifiuti tessili, in Svezia il primo impianto di selezione completamente automatizzato

economiacircolare.com

Darsi all'ippica conviene. Con immediata adozione direttiva europea si riduce iva ad allevamenti e attività equine

confagricoltura.it

"La Terra è di tutti: prendiamocene cura"

repubblica.it

Soia, l’ingrediente nascosto nei nostri piatti che distrugge le foreste

tpi.it

ESO

Società Benefit arl

Via Giuseppe Ungaretti, 27 - I 20073 - OPERA - MI

Tel. (+39) 02.530.111 R.A. - Fax (+39) 02.530.11.209 - info@eso.it - www.eso.it


P.IVA IT 13288930152 - N. Iscr. Reg. delle Imprese di Milano 13288930152

REA 1636344 - Capitale sociale € 300.000,00


Iscritto all’Albo Nazionale Gestori Ambientali

Sezione Regione Lombardia - Iscrizione n° MI31797

Iscritto all’Albo Nazionale per il Trasporto Conto Terzi. - Iscrizione n° MI-0884798-E


© Copyright 2022 - All Rights Reserved

GOGREEN® è un marchio registrato di ESO - © 2022