La Newsletter di ESO
ISSUE 371

Il pianista Roberto Binetti: "La mia musica per il Pianeta"

repubblica.it

Il pianista Roberto Binetti:

Pianista, musicista e compositore, Roberto Binetti ha realizzato un intero cd che ha chiamato "Piano B", un album dedicato proprio a raccontare le difficoltà, a cominciare dalla crisi del clima, del nostro Pianeta. Con la sua musica l'autore punta infatti a sottolineare "l'importanza dell'impronta dell'uomo sul Pianeta e delle sue scelte per entrare in armonia con gli elementi e chiederci cosa possiamo fare per salvare la nostra Terra" ricorda l'artista. Per noi ha scelto una canzone, "Earth Song", che ha appunto il sapore "di un grido lanciato dalla Terra, di un invito ad ascoltare la sua anima".

 

Nel brano, in inglese, spiccano riferimenti a quei quattro elementi (aria, acqua, terra e fuoco) con cui dovremmo tutti lavorare per "entrare in armonia". Nel cd ci sono poi canzoni con titoli che non lasciano dubbi rispetto all'impegno di Binetti di provare, attraverso la musica, a farci riflettere: si va da "Climate Change" a "From visible to invisible".

 

Musica e informazione: il clima è importante

 

"Tutto il cd è dedicato a questi temi - racconta a Green&Blue Binetti - e forse Earth Song è la canzone più rappresentativa. Il problema della Terra è che ci sembra sempre immutabile e a nostra disposizione per fare quello che vogliamo, ma in realtà non è così. Per questo, attraverso la musica, così come l'informazione, è importante sensibilizzare su cosa sta accadendo al nostro mondo".

 

Chiunque può aiutare a veicolare il grido della Terra e chiunque, "nel suo piccolo" spiega l'autore, può con i propri comportamenti fare qualcosa di importante.

 

Per esempio il pianista si impegna a "consumare il meno possibile e usare le giuste attenzioni al riciclo, agli alimenti, evitando eccessi di plastica o consumi di acqua, fino ad arrivare ai mezzi elettrici che producono meno emissioni. Piccoli comportamenti virtuosi dove ognuno, nel suo piccolo, può dare davvero una mano".

 

Nel suo brano inoltre c'è anche un riferimento a uno dei temi più cari nelle battaglie ambientali, quello delle disuguaglianze, sia climatiche che sociali, che oggi colpiscono il mondo.

 

L'Africa e Madre Terra

 

A cantare in swahili un ritornello è infatti Modou Gueye, artista oggi impegnato nel sociale, "un amico che ho voluto coinvolgere, una persona molto interessante e attiva con il suo Centro internazionale di quartiere qui a Milano. Modou rappresenta una voce dell'Africa, territorio che poco inquina e molto paga. Canta in swahili e il suo omaggio è anche un modo per rimarcare le disuguaglianze. A mio parere l'arte serve anche per cercare di volare più in alto e mi sembrava giusto inserire questa parentesi africana per mandare un messaggio" spiega Binetti.

 

Anche a lui, chiediamo cosa significa dal suo punto di vista essere "Tutti per la Terra". "Significa avere la consapevolezza che la madre Terra è il nostro unico e solo Pianeta, che non esiste davvero un piano B. Dobbiamo renderci conto che la nostra impronta è stata pesante, che l'uomo sta facendo disastri ed è necessario un cambiamento".

 

E questo cambiamento potrebbe arrivare anche grazie alla musica? "Sicuramente - conclude il compositore - anche nella musica bisogna parlare di più di questi temi. Qualche volta per fortuna nei testi si parla di crisi del clima, di natura, dei danni all'ambiente. Ma credo sia necessario spingere ulteriormente in tal senso. Se possibile, anche parlare di storie, di quello che ci succede e farlo guardando un po' più in là del proprio naso: tutto ciò potrebbe essere molto utile per rimarcare la necessità di una azione urgente per proteggere il nostro Pianeta".

 

Giacomo Talignani

 

 

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