Il monte Everest, la vetta più alta del mondo con i suoi 8848 metri d’altezza, purtroppo da anni non è più incontaminata come si può immaginare.....
Infatti un turismo sconsiderato ha lasciato dietro di sé anche tonnellate di rifiuti, tra bottiglie di plastica, bombole d’ossigeno vuote, lattine, attrezzature alpinistiche e inquinamento di vario tipo, da diverso tempo purtroppo quello che dovrebbe essere uno dei luoghi più puliti e puri della terra, viene sempre di più ridotto a discarica, tant’è che da pochi mesi per esempio, la Cina ha drasticamente limitato l’accesso alla montagna a solamente 300 persone l’anno.
Si stima che al momento sull’Everest siano presti più di 100 tonnellate di rifiuti inquinanti, e proprio per arginare il crescente e sconsiderato inquinamento lasciato da alpinisti e turisti di varia natura, in questo quadro abbastanza desolante, arriva una buona notizia dal governo Nepalese, che ha lanciato una campagna di pulizia sul suo versante dell’Everest il 14 Aprile e che in poco più di una settimana dal lancio della campagna, ha ottenuto ottimi risultati per tentare di ridurre l’inquinamento e lasciare la montagna meno contaminata possibile,
La campagna si chiama “Sagarmatha Cleaning Campaign” e l’esercito nepalese che ne ha preso parte, in una decina di giorni ha già raccolto ed eliminato 3 tonnellate di rifiuti dalle vette, un programma organizzato dall’ufficio del Parco Nazionale di Sagarmatha (nome dell’Everest in nepalese), dal 14 Aprile sono presenti e al lavoro al campo base diverse squadre di sherpa che raccolgono e “impacchettano” la spazzatura nei campi alti.
Come confermato da Dandu Raj Ghimire, direttore del Dipartimento del Turismo del Nepal, delle 3 tonnellate di rifiuti già eliminati, 2.000 kg di rifiuti biodegradabili sono stati trasportati da Yeti Airlines dall’aeroporto di Lukla a quello Kathmandu per essere riciclati, mentre i restanti mille chili di rifiuti in plastica sono stati trasferiti a Kathmandu dagli elicotteri della Royal Nepalese Army.
Intanto la campagna di pulizia sta andando avanti e durerà fino al 19 Maggio 2019, con la previsione di arrivare almeno ad 8 tonnellate di rifiuti inquinanti rimossi suddivisi in 5 mila chili nel campo base, 3 mila chili nell’area del Colle sud e 3 mila chili nel campi 2 e 3, mentre l’esercito nepalese si è impegnato a continuare a fornire la manodopera e le macchine necessarie per tutta la durata della campagna di pulizia.
Piccoli passi in confronto a tutto l’inquinamento che ancora staziona sui suoi versanti ma sperando che con 8 tonnellate di rifiuti in meno, la vetta più alta del mondo riacquisti un po’ della sua naturale ed incontaminata bellezza messa a repentaglio dalla noncuranza umana .
Fonte: Positizie, 29 aprile 2019