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Rassegna del 26 Luglio 2018
    

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Libri e ambiente, vacanze a contatto con la natura


Qualche proposta per passare l’estate con buoni libri che parlano di ambiente, natura, sostenibilità, fra thriller, romanzi, saggi e inchieste

Estate, tempo di vacanza, anche mentale dice qualcuno. La hit parade dei libri più vendute in queste settimane vede ai primi posti titoli adatti a una lettura leggera:  e in questo filone ci inseriamo anche noi proponendovi alcuni libri diversi per genere, dalla saggistica alla narrativa, accomunati dall’impianto green e fatti proprio per sollecitare in maniera lieve alcuni  interrogativi sul nostro rapporto con la natura accomunando ai libri ambiente e sostenibilità.

Alla scoperta del sé ascoltando il respiro della terra

Il respiro della terra (bookabook) è il romanzo d’esordio di Luigiandrea Luppino, giovane giornalista scientifico esperto di fenomeni sismici. Un romanzo che vede protagonista Adriano, anche lui giovane giornalista sopravvissuto al maremoto dell’oceano indiano del 2004 e che si trova, proprio per questo evento che ha avuto conseguenze tragiche sulla sua esistenza, a dover fare i conti con i terremoti, fino ad arrivare a vivere in prima persona il sisma del 2016 nelle Marche. A questa ricerca per cercare di esorcizzare il trauma infantile Adriano deve unire anche quella per esorcizzare una storia di omofobia che lo vede protagonista. Due tematiche dunque (quella del rispetto della terra e quella del rispetto di diritti umani), di forte impatto e attualità, il tutto per mettersi in sintonia con la Terra e ascoltarne il respiro, proprio come recita il titolo del libro.

Traffici illeciti e il mare diventa nero

Alle penna della scrittrice pugliese Gabriella Genisi dobbiamo Mare nero (Sonzogno), l’ennesimo caso affidato all’ormai famosa Commissario Lolita Lobosco (promossa per l’occasione a questore)  che deve sbrogliare l’intricata matassa della morte di due fidanzati nelle acque dell’Adriatico.

Il mare nero in questione è quello reso tale dai troppi segreti custoditi nei fondali di quel tratto di mare che va da Vieste alla punta del Salento e che custodisce rifiuti tossici, bombe inesplose, residui della seconda guerra mondiale e della guerra fratricida nell’ex Jugoslavia. Ma è anche il mare che custodisce, nel romanzo della Genisi, intrighi e loschi traffici che arrivano  lambire persino le isole Tremiti. Insomma un giallo green, per niente datato, malgrado sia stato pubblicato nel 2016.

Il mare sa reagire: Come è profondo il mare

Ed un altro libro che non risente i segni del tempo è Come è profondo il mare, di Nicolò Carnimeo (Chiarelettere). Un affascinante reportage che porta il nostro autore – docente universitario di diritto della navigazione e di casa nella trasmissione Linea blu di Rai 1 – ai quattro angoli del mondo alla ricerca di storie e personaggi legati al mare. Il libro è un inesauribile compendio degli attacchi subiti cui il mare – dice Carnimeo –sa reagire; soprattutto un libro di grande attualità se si pensa che un’importante sezione è dedicata ai danni delle plastiche sugli ecosistemi marini. E proprio la lotta a plastiche e microplastiche è la parola d’ordine di associazioni e organismi in occasione della Giornata mondiale dell’Ambiente 2018.

La discrezione degli alberi, la timidezza delle chiome

“Le piante sono lente, molto lente per la rapidità delle nostre vite. E mentre noi, impazienti del mondo di sotto, siamo incapaci di pensare con la misura dei secoli, loro ci vedono passare, ci guardano e sanno”. Il senso di un libro come La timidezza delle chiome  (Rizzoli), sta tutta in questa frase. Le piante, gli alberi, hanno una loro vita che interagisce con quella delle altre piante e con la nostra. E il fatto che tra le varie cose ci regalano ossigeno, ci impone di essere riconoscenti nei loro riguardi. Lo sa bene Pietro Maroè, autore e protagonista del libro, che a vent’anni decide di guardare il mondo dall’alto degli alberi, che cura con amore e che rispondono con affetto alle sue attenzioni.

Ancora una volta l’autore di questo delicato saggio è molto giovane (buon segno, perché significa che fra i giovani si sta diffondendo la sensibilità verso l’ambiente come patrimonio da proteggere). Studente di ingegneria, presidente di SuPerAlberi, si definisce «arbonauta»  e si occupa di studiare, misurare e curare gli alberi monumentali, proprio come faceva suo padre. È anche istruttore di treeclimbing, l’antica tecnica di arrampicata sugli alberi con le funi.

Alberi monumento, giganti silenziosi

Infine, un ultimo suggerimento: I giganti silenziosi, ultimo di una serie di libri sull’argomento a cura di Tiziano Fratus, poeta e scrittore nonché appassionato “cercatore di alberi”. Il taglio è tutto particolare, perché, come specifica lo stesso autore, non si interessa tanto degli alberi monumentali, che pure fanno parte dei suoi interessi, ma degli alberi “monumento” nelle città (Roma. Cagliari, Firenze, Torino, ecc.) che hanno un valore storico-culturale di eccezione. Quindi esemplari pari ad opere dell’ingegno dell’uomo e come tali da amare e tutelare.

Il ricco apparato fotografico che presenta questi “eremiti delle città”, muti testimoni di come una città – e i suoi abitanti – cambi, si combina con il sentimento della precarietà dell’esistenza stesssa, se solo si pensa che alberi ultracentenari, “che hanno incernierato il tempo” (sono parole di Fratus) possono improvvisamente stramazzare a terra per eventi naturali ma anche per l’incuria dell’uomo, come è stato nel 2017 a Lavarone (Trento) per l’Avez del Prinzipe, l’abete bianco più alto d’Europa, ben 54 metri di altezza e 265 anni di età.

Buona lettura

Cinque proposte di libri che in una maniera o nell’altra ci dicono che pensiamo di poter usare a nostro piacimento la natura e piegarla ai nostri interessi mentre invece abbiamo tutti delle forti responsabilità verso qualcosa che ci è stato affidato. Siamo pronti a farci custodi dell’ambiente?

 

Fonte: Ambient&Ambienti, 26 luglio 2018




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