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Rivoluzione in arrivo per il meteo, con previsioni più precise fino a 7 giorni


La sfida del satellite Aeolus: il primo "cacciatore dei venti"

Rivoluzione in arrivo per il meteo, con previsioni più precise fino a 7 giorni grazie ai dati che arriveranno dallo strumento laser Aladin

Rivoluzione in arrivo per il meteo, con previsioni più precise fino a 7 giorni, grazie ai dati che arriveranno dal satellite Aeolus, dell’Agenzia spaziale europea (Esa), e dallo strumento laser nel quale l'Italia gioca un ruolo importante con Leonardo e che permetterà di inseguire i venti e di studiare nubi e atmosfera inviando a Terra dati ogni tre ore. Il satellite, completato nello stabilimento dell’Airbus Defence and Space a Tolosa, è un dimostratore scientifico con una vita operative prevista di tre anni.
“Aeolus raccoglie una sfida scientifica complessa e utilizza una tecnologia mai sperimentata finora nello spazio”, ha detto il direttore dei programmi di Osservazione della Terra dell’Esa, Josef Aschbacher. “Non è una missione operativa, che richiederebbe più satelliti e continuità – ha aggiunto -, ma sicuramente getta le basi per avere previsioni meteorologiche più precise, estendendole fino a sette giorni”. Costretto a viaggiare via mare, il satellite Aeolus ha completato la fase di test nella struttura della Airbus e a metà giugno ha lasciato Tolosa per raggiungere la Spagna e da lì, via nave, ha raggiunto la base europea di Kourou, nella Guyana Francese, dove il 21 agosto era previsto il lancio con il razzo Vega.

Proprio il vento forte in alta quota ha però costretto l’Esa a posticipare il lancio del satellite, uno dei più avanzati costruiti fino ad oggi da un gruppo di aziende europee guidato da Airbus Defence and Space. Lo strumento laser che studierà i venti si chiama Aladin (Atmospheric Laser Doppler INstrument) ed è un lidar, ossia una sorta di radar che invia impulsi laser per raccogliere dati che permettano di ricostruire il profilo dei venti, la loro composizione e le altezze alle quali si muovono, la dinamica dell’atmosfera e le caratteristiche delle nubi, la composizione delle molecole e dell'aerosol, con le particelle e polvere e gocce di acqua nelle nuvole. “E’ la prima volta che uno strumento del genere vola nello spazio”, ha puntualizzato Aschbacher.

Frutto di 16 anni di lavoro, la missione è quindi una prima assoluta. E’ diversa anche l’orbita alla quale lavorerà Aeolus: mentre gli altri satelliti per l’osservazione della Terra si trovano alla quota di circa 800 chilometri, il “cacciatore dei venti” sarà molto più vicino, a circa 320 chilometri, con 16 passaggi al giorno al ritmo di 1 ogni 90 minuti. Per questo i dati che invierà a Terra ogni tre ore promettono di rendere più precise le previsioni meteorologiche e hanno suscitato una grande aspettativa a livello internazionale, accanto a una forte collaborazione internazionale, anche da parte di Nasa e Noaa.

 

Fonte: Repubblica, 29 agosto 2018




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