È stato reso noto il documento conclusivo per quanto riguarda la Strategia Energetica Nazionale. A sancire l’apertura della consultazione pubblica della SEN una dichiarazione congiunta del Ministero dell’Ambiente e di quello dello Sviluppo Economico, a firma Gian Luca Galletti e Marco Calenda.
La Strategia Energetica Nazionale andrà nello specifico nella direzione che vede l’azzeramento dell’impiego di carbone nel 2030 e il ricorso ad almeno il 50% di energia da fonti rinnovabili entro la stessa data. Come hanno spiegato i ministri Galletti e Calenda:
Siamo convinti che si tratta di un traguardo importante per definire una base più solida su cui costruire il percorso verso la totale decarbonizzazione del sistema energetico.
Sebbene, dunque, le analisi di scenario eseguite a supporto di questa proposta di strategia evidenziano che l’Italia rispetterebbe gli impegni europei al 2030 con una quota di rinnovabili del 24%, riteniamo che si possa e si debba andare oltre e abbiamo indicato per le rinnovabili un obiettivo minimo del 27%, che si tradurrà, per il settore elettrico, nella copertura di almeno la metà del consumo con fonti rinnovabili.
E, sempre nel settore elettrico, riteniamo anche possibile rafforzare l’impegno nazionale per la decarbonizzazione, definendo e avviando rapidamente gli interventi che consentiranno di azzerare l’utilizzo del carbone nel settore elettrico al massimo entro il 2030.
Fondamentale per la sicurezza e la flessibilità di un sistema basato sulle fonti rinnovabili l’elaborazione di nuovi assetti e l’interconnessione con “sistemi europei e sovranazionali”:
Gli obiettivi che stiamo proponendo mettono il settore elettrico alla prova di un vero e proprio cambio di paradigma. Garantire sicurezza e flessibilità a un sistema nel quale la quota di rinnovabili potrà diventare preponderante, e che, al contempo, vedrà da un lato crescere le configurazioni di generazione distribuita ed elaborare nuovi assetti, come le comunità locali dell’energia, e dall’altro aumentare l’interconnessione coi sistemi europei e sovranazionali.
Confermata dai due ministri anche l’intenzione del Governo Gentiloni di puntare sul gas quale fonte energetica che supporti la transizione verso le energie rinnovabili:
Il gas dovrà svolgere un ruolo essenziale per la transizione, nella generazione elettrica, nella fornitura di servizi al mercato elettrico e negli altri usi, tra cui il Gnl nei trasporti pesanti e marittimi.
I punti principali della nuova SEN riguardano il residenziale, le rinnovabili eletriche, termiche e per i trasporti, la stessa mobilità, la efficienza energetica e il settore industriale:
- Per quanto riguarda il comparto residenziale sono state individuate strategie quali la revisione dell’ecobonus (detrazioni fiscali), con l’obiettivo di fornire maggiore coerenza ai meccanismi di incentivazione (anche in ottica antisismica). Verrà inoltre introdotto un Fondo di garanzia per eco-prestito, attraverso cui coprire il rischio di insolvenza del proprietario dell’immobile e realizzare la portabilità delle detrazioni fiscali verso istituti finanziari.
- Le rinnovabili elettriche, quelle termiche e relative ai trasporti sono attese a un importante cambio di percentuale nell’economia del mix italiano, con le “elettriche” che dovranno attestarsi intorno al 48 – 50% al 2030 (rispetto al 33,5% del 2015) mentre le termiche dovranno toccare quota 28 – 30% al 2030 (19,2% del 2015) e quelle relative ai trasporti il 17% – 19% al 2030 (6,4% del 2015).
- Settore Mobilità e trasporti per il quale si punterà a un’ulteriore riduzione del traffico urbano, disincentivando l’uso dell’auto privata, e allo stimolo della mobilità sostenibile attravero supporti alla viabilità ciclo-pedonale, alla smart mobility (car e bike sharing, car pooling e smart parking) e potenziando il trasporto pubblico locale. In generale verranno introdotti strumenti per il miglioramento delle prestazioni (sia energetiche che ambientali) del parco vetture circolante.
- Gli interventi a tema efficienza energetica saranno rivolti verso l’adeguamento dei sistemi di promozione della riqualificazione energetica degli edifici, con particolare attenzione al parco immobiliare pubblico.
- Nel settore industriale si assisterà al potenziamento e alla semplificazione del meccanismo dei certificati bianchi, mentre sarà promossa l’efficienza energetica nelle PMI attraverso il rinnovamento delle iniziative di cofinaziamento degli audit energetici e dei sistemi di gestione dell’energia.
Fonte: Greenstyle.it, 13 giugno 2017