Nome e cognome?
Nicolas Meletiou.
Che lavoro fai?
Sono Managing Director di ESO.
E’ vero che sei entrato nel mondo dei rifiuti per una scommessa? Ce la potresti raccontare?
E’ proprio vero, io scommetto al massimo un caffè, e accadde nel 1996 con una persona che si chiamava, perché purtroppo non c’è più e a cui devo tanto, Sergio Pironi. Una sera a una cena mi dice “figuriamoci se uno che ha fatto marketing tutta la vita si può occupare di rifiuti”, e io gli ho risposto “sì, domani mattina inizio”. E così è nata questa scommessa che poi è stata vincente perché Sergio Pironi, un paio di anni dopo, mi offrì quel famoso caffè.
Tre parole per definire ESO?
Affidabilità, la prima. Costanza perché sono vent’anni che costantemente facciamo il nostro lavoro. E l’ultima è una delle parole che noi abbiamo sempre detto spesso nella nostra comunicazione, serenità.
Ci dicono che sei un runner appassionato, qual è la gara che hai amato di più, e qual è quella che vorresti correre?
La gara più bella che ho corso è stata la Maratona di Atene perché essendo greco è la mia maratona, e in questa ho avuto tantissima energia da parte di mio padre che l’ha corsa di fianco a me, anche se manca ormai da oltre 50 anni. La gara che vorrei correre invece è, quest’anno, la “100 miglia” in bicicletta, a Londra.
E come sarà il mondo del riciclo fra vent’anni?
Questa è una domanda molto difficile, però sicuramente molto meglio di quello che abbiamo oggi. Nel senso che nel mondo l’uomo sta facendo delle cose straordinarie per ridurre la produzione e lo smog che c’è intorno a questo Pianeta e che stiamo creando ogni giorno. Dall’altra parte, la pecca che abbiamo in Italia è che ci mancano gli impianti tecnologici, ma sicuramente sarà sorpassata perché gli italiani, con la loro fantasia, sapranno creare gli impianti all’avanguardia in tutto il mondo.
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