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Rassegna del 4 ottobre 2018
    

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Clima: inizia a prendere forma una strategia europea 2050


Attesa entro la fine di novembre e prima della COP24 di Katowice una comunicazione in cui la Commissione europea illustrerà le rotte da seguire e che sarà solo il primo passo di una strategia di lungo termine

La definizione della strategia per il clima EU terrà conto di tutti i settori dell’economia, specie quelli difficili da decarbonizzare

Mentre aumenta il numero dei membri della Carbon Neutrality Coalition (CNC), inizia finalmente a prendere forma una strategia europea a lungo termine per il clima. Proprio poche settimane prima della pubblicazione del documento con cui la Commissione europea descriverà gli scenari politici per raggiungere l’obiettivo di zero emissioni entro il 2050, con l’ingresso di Canada, Danimarca, Spagna e Regno Unito sale a 19 il numero dei paesi membri della CNC, la coalizione annunciata per la prima volta al One Planet Summit dello scorso anno a Parigi la cui nuova compagine è stata annunciata proprio ieri a New York, che mira a costruire economie resilienti ai cambiamenti climatici e ad accelerare un’azione globale per il clima, intervenendo sui settori dei trasporti, dell’energia, dell’agricoltura e della destinazione dei terreni, oltre a spostare i flussi finanziari e le innovazioni tecnologiche verso progetti di riduzione delle emissioni.

A dominare la CNC è l’Europa, fortemente rappresentata con 12 stati membri su 19. A marzo, i leader dell’UE hanno esortato la Commissione europea a presentare entro il primo trimestre del 2019 una strategia climatica per il 2050, affermando che gli obiettivi europei devono essere allineati con l’accordo di Parigi. Da allora l’UE ha raggiunto un accordo su una proposta di legge sulla governance energetica, che istituisce un processo decisionale collettivo volto a rivedere periodicamente il contributo dell’Europa agli obiettivi di Parigi, ma fino ad oggi la Commissione europea ha mantenuto la sua strategia per il clima relativamente vaga.

A quanto pare però, entro la fine di novembre e prima della COP24 di Katowice è attesa una comunicazione, un documento politico privo di misure legali, in cui saranno stabilite le rotte da seguire in materia di clima. Ma come spiegato da un alto funzionario della direzione ambientale della Commissione europea, Christian Holzleitner, il documento sarà solo il primo passo di una strategia di lungo termine. “Questa nostra comunicazione – ha dichiarato Holzleitner – non sarà la fine, ma l’inizio di un’ampia discussione che terrà conto anche dei contributi provenienti da tutti i settori dell’economia, in particolare quelli che sono difficili da decarbonizzare, come acciaio e prodotti chimici”.

Oltre ai 19 paesi, anche 32 città in tutto il mondo fanno parte della Carbon Neutrality Coalition e si sono già impegnate a diventare carbon neutral entro il 2050. Il piano d’azione sviluppato dalla CNC terrà conto anche delle conclusioni dell’attesissimo rapporto speciale dell’IPCC, previsto per l’8 ottobre, che si concentrerà sul contenimento del riscaldamento globale a 1,5 °C, uno degli obiettivi dell’accordo di Parigi.

 

Fonte: Rinnovabili, 28 settembre 2018




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