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ISSUE
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peopleforplanet.it
Per il terzo anno consecutivo i tre brand si sono rivelati i più inquinanti al mondo
I marchi Coca-Cola, PepsiCo e Nestlé sono state accusati di “zero progressi” nella riduzione dei rifiuti di plastica, dopo essere stati nominati per il terzo anno consecutivo i principali inquinatori di plastica al mondo.
I numeri
Al primo posto c’è il brand Coca-Cola, classificato come il primo inquinatore di plastica al mondo da Break Free From Plastic nel suo audit annuale, dopo che le bottiglie con il marchio della multinazionale sono state tra i rifiuti più raccolti nei pressi di spiagge, fiumi, parchi e altri siti in 51 delle 55 nazioni analizzate.
Il brand è risultato essere peggiore di PepsiCo e Nestlé messi insieme: il marchio Coca-Cola è stato trovato su 13.834 pezzi di plastica, con il marchio PepsiCo su 5.155 e il marchio Nestlé su 8.633.
L’audit annuale è condotto da 15.000 volontari in tutto il mondo che, quest’anno, hanno raccolto 346.494 pezzi di rifiuti di plastica, il 63% dei quali era chiaramente contrassegnato con un marchio di consumo.
La plastica è ovunque
Nonostante le continue denunce degli attivisti ambientali, i grandi brand di consumo di massa non hanno mai abbandonato del tutto la plastica.
Secondo un sondaggio della ONG Tearfund, lo scorso marzo, Coca-Cola, PepsiCo, Nestlé e Unilever sono risultati responsabili di mezzo milione di tonnellate di inquinamento da plastica in sei paesi in via di sviluppo.
Per Emma Priestland, coordinatrice della campagna globale di Break Free From Plastic,
“Le principali società inquinanti del mondo affermano di lavorare duramente per risolvere l’inquinamento da plastica, ma invece continuano a produrre imballaggi di plastica monouso dannosi per l’ambiente. L’unico modo per fermare la crescente marea globale di rifiuti di plastica è interromperne la produzione, eliminare gradualmente il monouso e implementare sistemi di riutilizzo”
Secondo uno studio del 2017, fino al 91% di tutti i rifiuti di plastica mai generati non è stato riciclato ed è finito in inceneritori, nelle discariche o è stato disperso nell’ambiente.
Tra i rifiuti più comunemente trovati sono le bustine monouso di ketchup, caffè e shampoo, seguite dai mozziconi di sigaretta e poi dalle bottiglie di plastica.
Coca-Cola si è difesa affermando che “A livello globale, ci impegniamo a recuperare ogni bottiglia entro il 2030, in modo che nessuna di esse finisca nelle discariche o negli oceani e affinché la plastica possa essere riciclata. Le bottiglie con plastica riciclata al 100% sono ora disponibili in 18 mercati in tutto il mondo e questo trend è in continua crescita“.
Nonostante queste affermazioni, la plastica continua a invadere mari e monti e la strada verso la sostenibilità sembra ancora essere molto tortuosa.
Rassegna del 11 Decembre 2020 |
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