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Il business delle imprese ha la formula del successo sostenibile. Le società benefit mettono l’accento sull’ambiente e le comunità.
Fare profitto per l’impresa significa, oggi, mettere la sostenibilità nello statuto. Gli effetti della pandemia si sono fatti sentire anche sulle società benefit, ma ne hanno accelerato in positivo la volontà al cambiamento, puntando a una sempre maggiore sostenibilità.
Educare aduna nuova imprenditorialità, più attenta all’ambiente e alla società. Il rispetto per l’ambiente, l’attenzione per il sociale e le comunità di riferimento rientrano tra gli obiettivi aziendali: scritti nero su bianco nello statuto, accanto agli obiettivi economici.
Oggi la domanda non è più quella di alcuni anni fa “perché dovrei diventare una società benefit“, ma piuttosto una più operativa: “che tipo di società benefit dovrei essere, da quali processi comincio, quanto investo nel cambiamento?“, ci dice Mauro Del Barba, presidente di AssoBenefit partecipando all’evento Società benefit, dal dire al fare, organizzato da PwC.
È possibile conciliare la crescita economica di un’attività con la capacità di generare valore condiviso per la collettività e l’ambiente. L’impatto della pandemia sui mercati globali ha costretto molti imprenditori italiani a ripensare il concetto di azienda, che oggi sembra destinato a evolvere verso nuovi paradigmi sostenibili ed etici ai quali i consumatori sono sempre più attenti.
La società benefit porta innovazione nel mondo delle imprese
I dati recenti di Infocamere dell’aprile 2021, sul censimento delle società benefit, mostrano che sono circa 1.000. Dato interessante dato che, più meno nello stesso periodo dell’anno precedente, marzo 2020, erano, secondo i dati di Infocamere, poco più di 500.
Gli stessi dati mostrano anche che la diffusione coinvolge tutto il territorio nazionale, con un maggior numero in Lombardia, oltre 300, seguita dal Lazio con oltre 100 società benefit e l’Emilia Romagna con circa 100.
Dati incoraggianti in un mondo in profonda e rapidissima trasformazione, nel quale le forme giuridiche di impresa dominanti sono rimaste praticamente immobili per decenni.
È indispensabile una evoluzione delle forme giuridiche di impresa, per rispondere alla crescente attenzione dei mercati. L’attività d’impresa è uno dei principali fattori da cui dipendono non solo la produzione di ricchezza e benessere, ma anche gli equilibri sociali e ambientali.
Le società benefit rappresentano una valida e scalabile risposta per le esigenze del tessuto imprenditoriale italiano. I settori di maggiore interesse, secondo i dati di Infocamere dell’aprile 2021, sono: cibo e bevande; manifattura; servizi tecnici e professionali.
Un nuovo paradigma del business quello delle società benefit, “come un vestito su misura per la singola impresa, che interpreta i bisogni dei territori e investe sugli stessi, a favore dell’ambiente” come afferma Cristina Cengia, di PwC Tls Avvocati e Commercialisti.
Un nuovo modo di fare impresa che, negli ultimi anni, sta prendendo sempre più forma coinvolgendo molte realtà, anche di piccole dimensioni.
Tra il 2020 e il 2021, nell’ambito degli sviluppi del Piano per la finanza sostenibile, sono state sviluppate una tassonomia europea che mira a definire per la prima volta una classificazione comune delle attività eco-sostenibili e una proposta per una nuova direttiva sul Corporate Sustainability Reporting (Csrd) che estende il perimetro di applicazione della normativa precedente e introduce il concetto della doppia materialità nell’ambito dell’analisi degli impatti delle organizzazioni, sul contesto esterno e degli impatti dello stesso, sulle imprese.
Per alcune realtà imprenditoriali la società benefit rappresenta il naturale punto di arrivo di un percorso professionale. Ne è un esempio Aboca, società benefit dal 2019 e che, con Massimo Mercati – amministratore delegato del Gruppo, si presenta all’evento come una delle realtà italiane che con una filiera verticalmente integrata, ha posto l’attenzione sulla sostenibilità nei diversi stadi produttivi, gestendo l’intero processo, dalla ricerca e sviluppo, alla produzione della materia prima che rispetta il disciplinare della produzione biologica, alla lavorazione, fino alla distribuzione diretta dei prodotti.
La società benefit può essere una scelta giusta oggi per l’azienda
Diventare una società benefit porta dei vantaggi per tutti gli stakeholder dell’azienda, per i clienti e i fornitori, per gli azionisti e per il management.
Senza dimenticare l’importante capacità di attrarre e trattenere talenti. Secondo recenti dati della Deloitte Millennial Survey, i millennial rappresentano oggi il 50% e diventeranno il 75% della forza lavoro entro il 2025.
Il 77% di essi afferma che “lo scopo dell’azienda è il motivo principale per cui scelgono un certo datore di lavoro“. La società benefit assicura ai futuri talenti, che l’azienda è legalmente impegnata nel perseguire una missione di impatto positivo, sia a livello ambientale, sia sociale.
Ada Illarici
Photo: athree23
Rassegna del 18 Marzo, 2022 |
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