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Venerdì 25 marzo lo sciopero globale per il clima e contro la guerra in Ucraina dei Fridays for Future, che scenderanno in piazza, dalla parte di chi paga il prezzo più alto della crisi, a livello globale e locale. Raccontiamo le loro storie per capire meglio chi sono e perché manifestano
Nella splendida terra di Puglia la battaglia più grande per una rivoluzione verde è quella di riuscire a "cambiare le teste". Trovare il modo per spronare le persone a prendersi cura davvero di tutto quel che offre un territorio ricco di sole, vento, biodiversità e storia, senza più sfruttarlo. Marco Modugno, 19 anni, attivista di Fridays For Future Bari e studente al primo anno di Giurisprudenza, è convinto che a partire dai giovani questo cambiamento sia ancora possibile.
"In questo momento - dice al telefono quando lo contattiamo - sto guardando da una vetrata l'interno dell'aula dove stiamo tenendo la riunione di Fridays For Future Bari. Ci sono almeno tredici ragazzi alla guida e molti altri, anche da paesi come Conversano, si stanno aggiungendo. Sono felice, contento, perché anche qui qualcosa sta cambiando". Modugno fa parte dei Fridays da almeno tre anni e spiega tutte le difficoltà, in Puglia, di riuscire a coinvolgere altri studenti nell'onda verde.
"Quando ero piccolo guardavo insieme ai miei genitori i talk politici, trasmissioni come Ballarò, Presa Diretta e altre. Ho iniziato così ad appassionarmi al tema dell'inazione politica, anche quella ambientale, e immaginare come al contrario sarebbe stato l'agire in maniera efficace. Andando avanti ho capito quello che volevo: stimolare al cambiamento. Così con una mia amica del liceo abbiamo deciso di unirci ai Fridays For Future per provare a far accrescere il dibattito sulle tematiche ecologiche, ma all'inizio in pochi ci ascoltavano. Poi, dopo i primi scioperi per il clima e una serie di impressionanti incendi che d'estate bruciarono l'Amazzonia, al ritorno a scuola in molti cominciarono a essere preoccupati, a unirsi a noi. È stato un primo segnale importante".
Adesso che il movimento è cresciuto, in vista del grande sciopero del clima globale del 25 marzo, Fridays For Future Bari spera di riuscire a convincere sempre più persone a unirsi nella lotta al riscaldamento globale e a contrastare quella "inazione" di cui parla Modugno.
"Vogliamo che tanti altri si uniscano, che portino le loro idee. Questo può avvenire da una parte, divertendosi, motivo per cui allo sciopero del 25 cercheremo di far suonare diverse band locali, e dall'altra con un impegno concreto in modo da aumentare la coscienza comune su questi temi, dalla disuguaglianza climatica sino ad affrontare i punti di incontro fra la crisi climatica, pandemia e guerra", spiega il giovane studente. A Bari in occasione dello sciopero si terranno cortei, concerti, momenti di incontro con gli esperti e di dialogo fra ragazzi e cittadini.
Lo scopo sarà anche quello di trattare tematiche locali. Per Modugno è fondamentale che il cambiamento anche nel capoluogo pugliese passi attraverso le aule scolastiche, quelle dove quando può va a parlare: "Bisogna stimolare l'educazione ambientale fra gli studenti, ma soprattutto speriamo di aprire un canale di comunicazione con l'amministrazione locale. Per il primo punto servirebbe una formazione di qualità, a livello ministeriale, per i docenti che insegnano agli studenti cosa comporta la crisi climatica. Per il secondo è necessario un confronto sui punti di sofferenza della città, come il consumo di suolo, i rifiuti e una mobilità da rivedere".
In generale, con un cambiamento di mentalità, il giovane attivista è convinto che "questa città possa immaginare un futuro diverso, più a misura di pedoni, ma serve una serie di azioni collettive supportate da una azione politica urgente. Anche a livello regionale potremmo fare tanto: il Salento con una vera volontà potrebbe diventare un esempio, in Europa, come luogo dove mostrare come affrontare la transizione ecologica, dal fotovoltaico sino a un turismo sempre più sostenibile. Il nostro compito sarà dunque anche questo: sensibilizzare gli elettori che questa trasformazione è possibile, soprattutto qui dove abbiamo tutte le carte in regola per farcela".
Giacomo Talignani
Rassegna del 18 Marzo, 2022 |
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