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ISSUE 356

Giornata Mondiale del Suolo 2022, “Suoli: dove inizia il cibo”

La campagna di quest'anno ha l'obiettivo di aumentare la consapevolezza sull'importanza dei terreni

Giornata Mondiale del Suolo 2022, “Suoli: dove inizia il cibo”

Il 5 dicembre si celebra la Giornata Mondiale del Suolo. Nella ricorrenza del 2022 il tema scelto è Suoli: dove inizia il cibo. L’obiettivo è, dunque, di aumentare la consapevolezza sul ruolo di suoli e terreni per la sopravvivenza di tutti. Da essi, infatti, si generano le principali risorse di sostentamento.

 

La Giornata Mondiale del Suolo 2022 vuole accendere i riflettori sull’importanza di tutelare suoli e terreni dal degrado. E da essi, infatti, che deriva la principale fonte di sostentamento per tutti gli esseri viventi della Terra. I suoli sono vitali per nutrire il mondo e per questo la campagna di quest’anno si chiama Suoli: dove inizia il cibo. Un terreno degradato produce frutta e verdura con meno vitamine e meno sostanze nutritive. A questo si correlano problemi di salute come una ridotta resistenza alle infezioni.

 

Perché è importante tutelare il suolo

 

La Giornata Mondiale del Suolo giunge al suo ventennale. Istituita nel 2002 dall’Unione Internazionale di Scienze del Suolo (IUSS) e sollecitata dalla Conferenza dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) è nel giugno 2013, tuttavia, che viene ufficializzata la data del 5 dicembre. Al fine di creare una maggiore consapevolezza, è importante sapere che il 95% del nostro cibo proviene dal suolo. Ma oggi, circa il 33% dei suoli è degradato e questo dipende, in buona parte, dalle azioni umane. Infatti, con una gestione sostenibile del suolo, più della metà del cibo potrebbe essere recuperato e prodotto. Il suolo ha bisogno, per sopravvivere, di un apporto equilibrato di nutrienti. Ad ogni raccolto i sistemi agricoli perdono nutrienti e senza una gestione sostenibile del suolo i terreni si trasformano in ‘luoghi’ sempre meno fertili.

 

Perdere nutrienti per il suolo rappresenta uno stato di degrado che, a livello mondiale, rappresenta una delle criticità più grandi per la sicurezza alimentare in tutto il mondo. Come riporta la rivista Regione Ambiente, negli ultimi 70 anni il livello di vitamine e sostanze nutritive negli alimenti si è nettamente abbassato. La FAO, inoltre, stima che 2 miliardi di persone nel mondo soffrano di carenza di micronutrienti. Fenomeno che si identifica anche come “fame nascosta“, poiché difficile da rilevare. Ma che comporta importanti problemi di salute come un ritardo nello sviluppo fisico e una scarsa resistenza alle infezioni.

 

Situazione in Italia e in Europa

 

Secondo l’ultimo rapporto di ISPRA-SNPA, in Italia, tra il 2006 e il 2021, si sono persi ben 1.153 km2 di suolo naturale o seminaturale, con una media di 77 km2 all’anno. La causa principale è da attribuire all’uomo e alle espansioni urbane, così come a tutte le trasformazioni collaterali. Condizioni che rendono il suolo impermeabile e comportano l’aumento degli allagamenti e delle ondate di calore. E a queste si aggiungono le perdite di aree verdi e della biodiversità.

 

Nell’Unione Europea oltre la metà dei suoli è in stato di degrado e, anche per questo, la Commissione Europea ha adottato il 17 novembre 2021 una nuova Strategia per il Suolo: Suoli sani a vantaggio delle persone, degli alimenti, della natura e del clima. L’obiettivo principale è che tutti gli Stati membri si impegnino, attraverso attività concrete, a rendere il suolo più sano e sostenibile. Molte di queste azioni dovranno essere attuate entro il 2030, come aumentare il carbonio nei terreni agricoli, combattere la desertificazione e ripristinare i terreni degradati. Mentre entro il 2050 si dovrà garantire che tutti gli ecosistemi terrestri siano in buone condizioni.

 

Francesca Perrone

 

 

Photo: Nikola Jovanovic 

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