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ISSUE 372

Cicliste per caso, 2000 chilometri per parità di genere ed empowerment femminile

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Cicliste per caso, 2000 chilometri per parità di genere ed empowerment femminile

A dare sostegno all’iniziativa l’Associazione Internazionale dei Musei delle Donne, che organizzerà incontri e visite nelle città attraversate dal viaggio.

 

Avevamo conosciuto qualche anno fa le Cicliste per caso, Silvia Gottardi (padovana – ex cestista nazionale, giornalista, fotografa/videomaker, editrice del magazine Pink Basket) e Linda Ronzoni (milanese – graphic designer e art director).

 

Due grandi appassionate di bicicletta, che usano quotidianamente a Milano dove vivono, che hanno lanciato un progetto che parla di donne ed emancipazione, prendendo come spunto la bicicletta. L’obiettivo è quello di incoraggiare le donne a viaggiare, essere autonome e intraprendenti.

 

L’ultima iniziativa partirà il prossimo primo agosto. Un nuovo viaggio che porterà le Cicliste per caso ad attraversare l’Europa in bicicletta da Bolzano a Oslo, provando così a rendere, una volta ancora, forte il loro messaggio e focalizzare l’attenzione sulla parità di genere e la promozione dell’empowerment femminile.

 

Un percorso di circa 2000 km: Gender Equality Ride

 

La partenza è prevista per martedì 1° agosto da Bolzano e l’arrivo martedì 29 agosto a Oslo. Il viaggio sarà l’occasione per parlare di temi cari alle Cicliste per caso, di cui si fanno loro stesse promotrici, quali la bellezza del viaggio lento, e, l’emancipazione femminile in Europa.

 

L’obiettivo di Silvia e Linda è anche quello di comprendere, e mostrare, come la condizione delle donne cambi risalendo il continente europeo. Il tutto in chiave sostenibile: non solo si muoveranno in bicicletta, ma in Germania, paese molto sensibile al tema ecologico, alloggeranno in strutture eco-friendly.

 

L’International Association of Women’s Museums a sostegno dell’iniziativa

 

A sostenere Silvia e Linda e a coadiuvarle nella loro impresa ci sarà l‘International Association of Women’s Museums (IAWM). A questo fine, in collaborazione con l’associazione, verranno organizzati incontri in 6 musei associati IAWM sul percorso.

 

Sono previste visite ai Musei delle Donne di Merano, Hittisau (Austria), Furth e Berlino (Germania), Aarhus (Danimarca) e Kongsvinger (Norvegia). Il programma si destreggerà tra talk e ride: gli approfondimenti toccheranno tematiche legate alla parità di genere, al ruolo della bicicletta nella storia dell’emancipazione femminile, allo sport femminile.

 

Il primo degli appuntamenti, il 1° agosto, fungerà da “vernissage” della Gender Equality Ride. Al talk organizzato presso il Museo delle Donne di Merano, prenderanno parte Sigrid Prader, direttrice del museo e tra le fondatrici dell’IAWM, e una rappresentanza del comune di Merano, uno dei comuni più avanzati in tema di pari opportunità e fautore del Piano d’azione per l’uguaglianza tra i generi.

 

Il “finissage” è previsto il 27 agosto, al Kvinnemuseet di Kongsvinger, nei pressi di Oslo, dove Silvia Gottardi e Linda Ronzoni avranno modo di incontrare Mona Holm, presidente del museo e presidente dell’IAWM.

 

A concludere il viaggio, è stata organizzata una ride con i ragazzi e le ragazze della Cycling Academy locale, che accompagneranno le Cicliste per parte del percorso fino alla capitale norvegese, dove incontreranno anche una rappresentanza della Professional Women’s Network.

 

Silvia e Linda: le Cicliste per caso ci spiegano il significato della Gender Equality Ride

 

“Alcuni si chiedono perché uniamo la bicicletta al tema della parità di genere, perché parliamo di cicloturismo e empowerment femminile. La verità è che i due argomenti sono strettamente collegati: per tanti anni, e tutt’ora, la strada verso la parità di genere è passata dalla bicicletta. Le due ruote hanno inciso enormemente nella vita delle Donne permettendo loro di essere autonome, di viaggiare sole, di scappare talvolta. La bicicletta ha dato loro, e continua a dare a tutti oggi, la libertà”.

 

Ed aggiungono: “Le Donne rappresentano metà della popolazione mondiale, e quindi anche la metà del suo potenziale. La parità di genere non è solo un diritto fondamentale, ma la base necessaria per un mondo pacifico, prospero e sostenibile. Nonostante la lotta femminista sia nata nell’Ottocento, e ci siano stati sicuramente dei passi in avanti in termini di accesso all’istruzione, di autodeterminazione, e di numero di Donne in posizioni di potere, c’è ancora da pedalare!

 

Secondo il Global Gender Gap Report 2020, la Gender Equality in ambito lavorativo non verrà raggiunta prima di 108 anni. Dopodiché, ci vorranno altri 40 anni prima che donne e uomini siano rappresentati equamente nelle leadership politiche e nazionali. Insomma la strada è ancora lunga. Speriamo che la nostra pedalata possa aiutare la causa, noi ci crediamo“.

 

Dove e come seguire il viaggio

 

L’intero viaggio verrà raccontato in tempo reale tramite articoli sul blog e aggiornamenti social, così che chiunque possa vivere virtualmente, l’esperienza con Silvia e Linda.

 

Chi volesse può unirsi e pedalare con le Cicliste per caso in alcuni tratti di percorso. Il primo appuntamento è quello del 1° agosto per pedalare insieme a loro da Bolzano a Merano (32km).

 

Gli appuntamenti:

 

1/08 Museo delle Donne di Merano, Bolzano, Italia

5/08 Frauenmuseum Hittisau, Austria

10/08 Museum Frauenkultur Furth, Germania

17/08 Frauenmuseum Berlin, Germania

24/08 Gender Museum Denmark, Aarhus, Danimarca

27/08 Kvinnemuseet Kongsvinger, Norvegia

29/08 Incontro con Professional Women’s Network Oslo, Norvegia

 

 

Luca Malgeri

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