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ISSUE
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Oggi si sta svolgendo a Bari il 3° Convegno Pink and Green, per dare voce alle buone pratiche dell’economia circolare. Un tema che ci tocca da vicino tutti i giorni, ma che è un elemento indispensabile per le aziende in piena transizione ecologica
L’economia circolare ci tocca da vicino, anche se magari non ce ne accorgiamo. Anzi, come in tutte le economie, baratto compreso, ne siamo attori iniziali e finali.
Ma forse non ne siamo perfettamente consci e solo comprendendo un po’ meglio i suoi presupposti la possiamo vivere al meglio inserendoci anche nella catena virtuosa industriale (tante le professioni nuove legate all’economia circolare).
Per questo siete invitati a partecipare al 3° convegno Pink&Green che si tiene venerdì 24 maggio a Bari presso Centro Polifunzionale Studenti, Piazza Cesare Battisti 1. L’evento nasce infatti in seno all’Università agli Studi Aldo Moro di Bari e si sviluppa all’interno del progetto Sos (Sustainable on stage) del Miur.
Saranno più di una ventina le testimonianze di azioni circolari che ricercatrici, manager, imprenditrici e designer racconteranno al pubblico. Trasversale il tema dell’Ec a tanti settori industriali, gli stessi che hanno già scoperto come l’economia lineare non solo non è più Sostenibile dal punto di vista Green, ma anche da quello economico finanziario. Ne parleremo con chi ne ha fatto una bandiera e non ha segreti di concorrenza.
La ricerca e i collegamenti con l’industria
Al convegno anche la testimonianza Confindustria (Nicoletta Amodio, executive adviser, ricerca e innovazione nonchè direttore della Fondazione Mai e Fulvia Bacchi, direttore generale di Unic e Ceo LineaPelle), di ricercatrici universitarie dal calibro di Isabella Pisano, ricercatrice e docente Uniba Dipartimento di Bioscienze, Biotecnologie e Ambiente, Presidente del Centro di Eccellenza di Ateneo per la Sostenibilità, Laura Cipolla, ricercatrice e docente di chimica organica e coordinatrice dei corsi di studio in biotecnolgie dell’Università degli Studi Milano Biccoca e Annalisa Deboni, docente Uniba Dispa che rappresenta che la Settimana della Biodiversità Pugliese di cui questo evento fa parte.
I consorzi di recupero
E poi focus sui consorzi di recupero che saranno al centro del dibattito con Francesca Callegari, Gtm manager Italia Gpbm Consumer che porterà la sua testimonianza legata al mondo dei Raee (rifiuto elettronici) e Laura Greppi, corporate Esg & Sustainable manager di Pattern che lancerà proprio a Bari il nuovo consorzio legato ai rifiuti tessili, costola di Safe.
Fashion di valore
E proprio in ambito fashion ancora da Milano arriva Nicoletta Fasani, designer di moda sostenibile, che porta il suo senso di circolarità che parte – per quello che la riguarda – “dall’ecodesign, utilizzando deadstock e tessuti certificati, oppure privilegiare a monte tessuto mono-materiale per garantire la piena durabilità del capo“.
Al convegno Pink&Green toccheremo con mano le creazioni della Fasani, proprio quelli che nascono nei suoi workshop creativi chiamati Scartoria dove si lavora con gli avanzi di produzione.
Tre di queste opere saranno messe in palio e sorteggiate nella ridda finale che da sempre contraddistingue gli incontri di GreenPlanner. A tutti gli ospiti anche la GreenPlanner 2024 e ai giornalisti e ai dottori agronomi e forestali che partecipano alla mattinata saranno riconosciuti anche i Crediti formativi.
Casi pratici e testimonianze
Al 3° Convegno Pink&Green si parlerà anche di europrogettazione (Ilaria Re, chief operating officer del consorzio Italbiotec); di nuovi biocarburanti che proprio dagli scarti nascono (Isabella de Bari di Enea) e anche al mondo del lavoro e delle assunzioni (con Michela Cariglia, poliedrica imprenditrice qui in veste di Ceo di AI4skills) e Agrifood (Danila Chiapparini, Ceo di Apulia Kundi) in una lunga catena del valore dal compost (Lella Miccolis, presidente del consorzio Cic) a tutta l’economia circolare portata avanti dall’Acquedotto ugliese (ce ne parla Claudia Fiorentino, responsabile Pnrr e depurazione di Aqp).
E poi le testimonianze di imprenditrici come Carla Casini, presidente Ceo dell’azienda toscana Alma che ha reso la moquette un prodotto in piena catena circolare come lei stessa afferma: “Negli ultimi anni, fiere e congressi, come il convegno Pink&Green, sono tornati a essere momenti di confronto importanti. La moquette, spesso utilizzata per questi allestimenti, personalizza gli stand, le corsie e le aree comuni, rendendo confortevole la permanenza.
Per questo, ci teniamo a condividere il nostro impegno nel dare una nuova vita a un prodotto concepito per gli allestimenti temporanei, trasformandolo in un elemento che conserva il suo valore nel tempo attraverso il riuso e il riciclo“.
Vi aspettiamo, previa iscrizione
Se tutto questo vi incuriosisce vi aspettiamo: prenotate il vostro posto online. Il convegno è organizzato in collaborazione con l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Bari e Provincia.
Tantissimi i patrocinatori tra cui la Camera di Commercio di Bari, l’Acquedotto pugliese, la rete dell’Università Sostenibili (Rus) e, ancora, Italibiotec, parte attiva del progetto Sos. Anche l’Unesco con il Decennio del Mare (*) sostiene l’evento.
L’evento gode del patrocinio ASvis ed è inserito all’interno del calendario attività 2024. Con GreenPlanner anche la voce dei mediapartner: Factanza, Radio e TeleBari, e RadioUniba.
Nel pomeriggio del 24 maggio, in BLab, grazie alla collaborazione di MadeInCarcere, è stato organizzato un laboratorio di riparazione in senso lato. Avvisiamo che qui l’accesso è limitato a 40 partecipanti.
Informazione di partecipazione
Dove: Centro Polifunzionale Studenti, Piazza Cesare Battisti 1, Bari
Quando: 24 maggio, ore 9:30-13:30 (previsti laboratori di riparazione nel pomeriggio tenuti da MadeinCarcere)
Ingresso: gratuito (previa registrazione online)
Crediti formativi
La partecipazione al convegno dà diritto a 4 crediti formativi per l’Ordine dei Giornalisti e 0,5 per l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali di Bari e Provincia(iscrizioni sulle loro piattaforme).
Agli studenti Uniba verranno riconosciuti 0,25 CFU per il convegno nella mattinata e 0,25 CFU se partecipano ai laboratori del pomeriggio.
(*) L’uso del logo del Decennio delle scienze oceaniche per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da parte di un ente non Onu non implica l’approvazione da parte delle Nazioni Unite di tale entità, i suoi prodotti o servizi o le sue attività pianificate. Per ulteriori informazioni, visitate il sito web.
M.Cristina Ceresa
Rassegna del 24 Maggio, 2024 |
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