Giornata mondiale dell’ambiente: voi con quale Ong state?

Il 5 giugno si celebra la Giornata mondiale dell’ambiente, istituita dalle Nazioni Unite nel 1972, ma quest’anno più che un giorno di festa è un grido d’allarme.

 

I dati scientifici, gli scenari climatici e gli squilibri ambientali globali ci restituiscono una fotografia inquietante: la salvaguardia dell’ambiente non è solo in ritardo, è in pericolo.

 

Il 2024 si è chiuso come l’anno più caldo mai registrato, secondo Copernicus e il 2025 ha già superato la soglia critica di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali in diversi mesi.

 

Ondate di calore, incendi boschivi, inondazioni e siccità estreme non sono più eccezioni, ma regolarità. Il riscaldamento globale sta accelerando, mentre gli impegni presi dai governi non sono né vincolanti né sufficienti.

 

Inquinamento fuori controllo

 

Plastica, microplastiche, pesticidi e metalli pesanti contaminano ogni angolo del Pianeta. Secondo Unep, ogni anno 11 milioni di tonnellate di plastica finiscono negli oceani, dove entrano nella catena alimentare.

 

L’inquinamento dell’aria, poi, causa oltre 7 milioni di morti premature ogni anno, rendendolo una delle principali minacce alla salute pubblica globale.

 

Certo, c’è chi si dà da fare e le campagne pulisci-mare si moltiplicano, ma la sensazione è che gli italiani siano divisi in due: per metà puliscono i mari (spesso facendo parte di una ong ambientalista), per l’altra metà li sporcano.

 

Biodiversità in caduta libera

 

Secondo il Wwf Living Planet Report, il mondo ha perso quasi il 70% delle popolazioni di vertebrati in meno di 50 anni. In Italia, specie come il lupo, l’orso bruno marsicano o l’anguilla europea sono a rischio.

 

La perdita di habitat naturali, l’agricoltura intensiva e l’urbanizzazione incontrollata stanno erodendo la biodiversità, minacciando gli equilibri ecologici e i servizi ecosistemici da cui dipende anche l’economia.

 

Deforestazione, consumo del suolo e acqua in crisi

 

Ogni minuto perdiamo una superficie forestale equivalente a 20 campi da calcio. Le foreste pluviali tropicali, polmoni verdi del Pianeta, vengono abbattute per fare spazio a pascoli, coltivazioni di soia o palma da olio.

 

L’agricoltura intensiva prosciuga le falde, mentre oltre 2 miliardi di persone non hanno accesso regolare ad acqua potabile sicura.

 

Giustizia climatica negata

 

I Paesi e le comunità meno responsabili dell’inquinamento globale – in particolare nel Sud del mondo – sono quelli che ne subiscono le conseguenze più devastanti.

 

Siccità, carestie, migrazioni ambientali e conflitti legati alle risorse sono già una realtà in molte regioni africane, sudamericane e asiatiche.

 

Un cambiamento è ancora possibile?

 

La transizione ecologica è una corsa contro il tempo. Le tecnologie esistono – energie rinnovabili, agricoltura rigenerativa, economia circolare – ma servono scelte politiche coraggiose, investimenti strutturali e una cittadinanza attiva.

 

Il tempo della consapevolezza è finito: oggi è il tempo dell’azione. Il 5 giugno non può più essere solo una data simbolica. È un momento per fare il punto, ma anche per riconoscere che non stiamo facendo abbastanza.

 

Il Pianeta non ha bisogno di proclami, ma di impegni vincolanti. Se vogliamo che le future generazioni abbiano un ambiente vivibile, dobbiamo cambiare rotta. Subito.

 

Le principali Ong italiane per la tutela dell’ambiente

 

Ecco dunque una lista di Ong che si occupano di ambiente con le quali entrare in contatto e collaborare a livello di volontariato (la lista non è esaustiva e se volete segnalare alla redazione altre realtà siete i benvenuti/e).

 

Legambiente

 

Fondata nel 1980, Legambiente è l’associazione ambientalista più diffusa in Italia, con oltre 100.000 soci e una rete capillare di circoli locali. Si distingue per l’ambientalismo scientifico, basando le sue campagne su dati e ricerche.

 

Tra le sue iniziative più note vi sono Goletta Verde, che monitora la qualità delle acque marine, e Puliamo il Mondo, dedicata alla pulizia di spazi pubblici. Legambiente è attiva anche nella lotta contro le ecomafie e nella promozione delle energie rinnovabili.

 

Wwf Italia

 

Presente nel nostro Paese dal 1966, Wwf Italia è parte del network internazionale World Wide Fund for Nature. Gestisce oltre 100 oasi protette, coprendo più di 30.000 ettari, e si impegna nella conservazione di specie a rischio come l’orso marsicano e la lontra.

 

Le sue campagne spaziano dalla lotta alla plastica alla promozione di una produzione agricola sostenibile.

 

Greenpeace Italia

 

Attiva dal 1986, Greenpeace Italia è conosciuta per le sue azioni dirette e pacifiche a difesa dell’ambiente.

 

Le sue campagne si concentrano su temi come il cambiamento climatico, la protezione delle foreste e degli oceani, e la promozione di energie rinnovabili. Con una rete di oltre 1.200 volontari, è presente in numerose città italiane.

 

Marevivo

 

Fondata nel 1985, Marevivo è un’organizzazione dedicata alla protezione del mare e delle sue risorse. Si occupa di educazione ambientale, lotta all’inquinamento marino e promozione della biodiversità.

 

Tra le sue campagne di successo vi è il bando delle microplastiche nei cosmetici e dei cotton fioc non biodegradabili.

 

Lipu (Lega Italiana Protezione Uccelli)

 

Fondata nel 1965, la Lipu è impegnata nella conservazione degli uccelli selvatici e dei loro habitat. Gestisce 26 oasi e 9 centri di recupero per la fauna selvatica, e svolge attività di educazione ambientale e monitoraggio delle specie.

 

È il partner italiano di BirdLife International.

 

Green Cross Italia

 

Parte di Green Cross International, fondata da Mikhail Gorbaciov nel 1992, Green Cross Italia promuove lo sviluppo sostenibile e la cooperazione internazionale.

 

Si occupa di educazione ambientale, gestione delle risorse naturali e prevenzione dei conflitti legati all’ambiente.

 

Federazione Nazionale Pro Natura

 

Fondata nel 1948, è una delle più antiche associazioni ambientaliste italiane. Gestisce oasi naturali, promuove la conservazione della biodiversità e partecipa a iniziative legislative per la tutela ambientale.

 

Italia Nostra

 

Nata nel 1955, si dedica alla salvaguardia del patrimonio storico, artistico e naturale italiano. È attiva nella tutela dei centri storici, del paesaggio e nella promozione di una pianificazione urbanistica sostenibile.

 

Fare Verde

 

Fondata nel 1987, è un’associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente. Opera in 16 regioni italiane con circa 70 gruppi locali, promuovendo campagne di sensibilizzazione e iniziative per la tutela ambientale.

 

Amici della Terra Italia

 

Ong ambientalista che promuove politiche sostenibili, efficienza energetica e tutela della biodiversità. È attiva anche a livello internazionale.

 

Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai)

 

Fondazione senza scopo di lucro che si occupa della tutela e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico italiano, promuovendo la cultura del rispetto dell’ambiente.

 

Sea Shepherd Italia

 

Organizzazione internazionale con una sede italiana, impegnata nella conservazione della fauna marina e nella lotta contro la pesca illegale. Conduce campagne dirette per la protezione degli oceani.

 

Accademia Kronos

 

Associazione ambientalista riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente, attiva nella protezione della natura, nella promozione delle energie rinnovabili e nell’educazione ambientale.

 

Movimento per la decrescita Felice

 

Promuove un modello di sviluppo sostenibile basato sulla riduzione del consumo e sulla valorizzazione delle risorse locali, in contrasto con la crescita economica illimitata.

 

Retake

 

Movimento di cittadini volontari impegnati nella riqualificazione urbana e nella promozione del decoro urbano attraverso azioni di pulizia e sensibilizzazione.

 

Fondazione Saussurea

 

Gestisce il Giardino Botanico Saussurea sul Monte Bianco, dedicato alla conservazione e allo studio della flora alpina, promuovendo la biodiversità e l’educazione ambientale.

 

Plastic Free Odv

 

Onlus Organizzazione di volontariato, fondata nel 2019, che si è rapidamente affermata come una delle realtà più attive nella sensibilizzazione e nel contrasto all’inquinamento da plastica.

 

I suoi principali ambiti di intervento sono la raccolta dei rifiuti attraverso eventi pubblici, progetti con le scuole per l’educazione ambientale, collaborazioni con i comuni per ottenere la certificazione di Comune Plastic Free, atività di sensibilizzazione verso aziende e cittadini.

 

lista stilata con l’aiuto di ChaptGpt/Karma e ItaliaNoprofit
 

M.Cristina Ceresa

 

Photo: freepik