Il recupero incentivato si sta diffondendo come una buon pratica anche tra gli italiani: piace la formula porta il tuo prodotto esausto in cambio ricevi buoni acquisto. Tanto più se il fine ultimo è fare del bene. Ha proprio questi presupposti il progetto Riciclo premiato di Coop Reno che dice ai propri clienti: riposta le bottiglie di plastica e riceverai ecopunti, ovvero buoni sconto. Il progetto è già in azione ed è realizzato grazie ai patrocini dei Comuni locali e alla collaborazione con le società che gestiscono la raccolta locale dei RSU (Hera, Cosea Ambiente, Geovest, CMV servizi) ha consentito a tutti i soci e ai clienti Coop di riciclare le proprie bottiglie di plastica vuote (PET) all’interno degli eco-compattatori a marchio Eurven, situati all’ingresso dei supermercati Coop Reno.
Come funziona il recupero incentivato
L’azione è semplice è immediata: dopo aver inserito le bottiglie nell’ecocompattatore, spingendo un apposito bottone si ottiene uno scontrino con il numero di bottiglie inserite e l’equivalente in ecopunti (2 bottiglie per 1 ecopunto). Con questo progetto, Coop Reno intende sensibilizzare i soci e i clienti su tematiche legate al rispetto dell’ambiente, dimostrando nei fatti che attraverso semplici e piccoli gesti quotidiani si può contribuire a ridurre la produzione di rifiuti, avviando gli stessi a un nuovo utilizzo. Oltre ai compattatori, Coop Reno ha acquistato e donato ai Comuni una composizione di arredo urbano ecologico, interamente realizzato con plastica riciclata (e non proveniente da scarti di lavorazione). La prova materiale che la plastica può essere riutilizzata a favore della Comunità per favorire momenti di socialità.
Recupero incentivato: anche gli abiti usati fanno la loro buona azione, quando sono riciclati
Il progetto Clothes For Love, a cura dell’organizzazione umanitaria Humana People to People Italia, lo dimostra. Anche qui c’è la collaborazione con un grande gruppo di Gdo: Auchan Retail Italia, che nelle principali Città lombarde sta posizionando nuovi contenitori, digitalizzati con tecnologie di ultima generazione e realizzati da Eurven, per la raccolta di vestiti e scarpe usati. Insomma, non si tratta più dei vecchi cassonetti gialli, ma di sistemi a forma a cuore e di colore rosso, progettata dall’Istituto Europeo di Design e completata dal progetto grafico di Re.rurban Studio. Inoltre, il vano di inserimento dei vestiti non ha la maniglia basculante ma un’apertura antintrusione di più facile utilizzo; la presenza di sensori volumetrici e di un dispositivo di pesatura interna consentono un servizio particolarmente curato. Elemento distintivo del recupero incentivato degli indumenti dismessi è il touch-screen digitale che permette al cittadino di interagire mediante un monitor, ottenendo informazioni relative al conferimento dei vestiti, alla filiera di Humana, al progetto beneficiario e ai partner. È inoltre possibile selezionare dal monitor un buono sconto, che viene stampato in tempo reale, per l’acquisto di prodotti sostenibili come alimentari bio, lampadine a basso consumo o prodotti e servizi di piccoli riparatori e botteghe aderenti. Al momento donando i propri indumenti i cittadini potranno supportare le attività di inserimento scolastico di Humana nella zona di Chilangoma in Malawi.
Fonte: green planner magazine, 25 gennaio 2018