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Rassegna del 21 Febbraio 2019
    

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L'UNESCO ha proclamato il 2019 come l'Anno internazionale della tavola periodica


Il 2019 è stato proclamato l'Anno Internazionale della Tavola Periodica, per questo la European Chemical Society ha progettato un nuovo tipo di tavola periodica con l'intento di favorire la riflessione sulla scarsità di molti elementi chimici.

La tavola periodica che usiamo di solito è quella sviluppata da Dmitri Mendeleev e pubblicata nel 1869 (150 anni fa).

Ordina gli elementi in gruppi in cui ogni elemento ha proprietà simili

Gli elementi appaiono in ordine del loro numero atomico (numero di protoni nel nucleo)

Mendeleev ha basato la sua Tabella sui 61 elementi conosciuti in quel momento, ma ha dovuto lasciare delle lacune

La tavola periodica realizzata dalla European Chemical Society comprende i 90 elementi naturali attualmente conosciuti, disegnati in modo che l'area occupata da ciascun elemento dia un'indicazione della quantità di quell'elemento presente nella crosta terrestre e nell'atmosfera.

Il tema della scarsità di alcuni elementi naturali è rilevante e diventa evidente se si pensa ad un oggetto che usiamo tutti i giorni, come lo smartphone, composto da circa 30 elementi, oltre la metà dei quali può dare motivo di preoccupazione negli anni a venire a causa della crescente scarsità.

Con circa 10 milioni di smartphone che vengono scartati o sostituiti ogni mese nell'Unione europea, dobbiamo esaminare attentamente le nostre tendenze a sprecare e riciclare in modo improprio tali articoli. A meno che non vengano fornite soluzioni, rischiamo di vedere esauriti molti degli elementi naturali che compongono il mondo che ci circonda, a causa della ridotta disponibilità in natura, della loro ubicazione in aree di conflitto o dell'incapacità di riciclarli completamente.

La protezione degli elementi in esaurimento deve essere raggiunta su più livelli. Come individui, dobbiamo chiederci se gli aggiornamenti ai nostri telefoni e ad altri dispositivi elettronici sono veramente necessari, e dobbiamo assicurarci di riciclare correttamente per evitare che la vecchia elettronica non finisca nelle discariche o che inquini l'ambiente.

A livello politico, si dovrebbe  un maggiore riconoscimento della scarsità degli elementi di rischio, e occorrono azioni per sostenere migliori pratiche di riciclaggio e un'efficiente economia circolare.

Inoltre, è necessario prendere in considerazione la trasparenza e le questioni etiche per evitare l'abuso dei diritti umani e consentire ai cittadini di fare scelte informate quando acquistano smartphone o altri dispositivi elettronici - poiché molti degli elementi che richiediamo nella nostra elettronica vengono importati dalle zone di conflitto.

 

Fonte: ARPAT Toscana, 19 febbraio 2019




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Rassegna del 21 Febbraio 2019
 
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