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Rassegna del 30 Novembre 2017
    

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La nuova strada di vecchie camere d’aria e copertoni di biciclette


Abbiamo intervistato Nicolas Meletiou, managing director di ESO Società Benefit, ideatore del neonato progetto per il riciclo di camere d’aria e pneumatici esausti. 
Un’iniziativa dedicata ai negozianti di biciclette, ai bike sharing e ai Comuni in tutta Italia.

Poter raccontare in poche parole chi è Nicolas Meletiou non è semplice, ma ci proveremo anche attraverso le sue parole in questa intervista nella quale spiega cosa sta alla base del progetto esosport bike e come è possibile aderire per creare una visione ecosostenibile dello sport e per diffondere la cultura del ciclo del riciclo.

Di cosa si occupa la società di cui è amministratore delegato?

ESO è nata nel 1999: abbiamo iniziato la nostra attività con un servizio specialistico per gli uffici dedicato al trasporto e allo smaltimento dei toner esausti avviandoli alla creazione di materia prima seconda.
Le aziende non sapevano dove buttare i toner delle stampanti, che venivano gettati per lo più nei rifiuti indifferenziati: essendo però rifiuti speciali devono essere smaltiti come tali, nel rispetto delle normative previste dalla legge. E così abbiamo iniziato ad occuparci di gestione di rifiuti da ufficio e di consulenza ambientale. Nei 18 anni di vita dell’azienda abbiamo sviluppato una profonda convinzione nell’Economia Circolare. Il “Ciclo del Riciclo” è la nostra filosofia: l’ambiente è un bene da preservare e i rifiuti possono trasformarsi da scarto a risorsa, riducendo al massimo il loro impatto ambientale e avere una seconda vita.
Grazie alla mia passione e di alcuni amici, siamo arrivati all’iniziativa esosport: partita diversi anni fa con la raccolta e il riciclo di scarpe sportive esauste e che quest’anno si estende anche al mondo bike.

Come vi siete buttati nello sport?

Un carissimo amico, Marco Marchei, direttore di Runner’s, oltre che un valoroso atleta, un giorno mi chiese cosa poteva fare con le sue vecchie scarpe sportive. Non voleva buttarle in discarica perché avevano un valore affettivo. Così siamo giunti all’idea del riciclo che ci ha permesso di avviare un’iniziativa di economia circolare: con esosport run le scarpe esauste vengono raccolte, triturate con un impianto speciale che divide i materiali fino ad ottenere un PDN di eccezionale qualità che diventa materia prima seconda per le pavimentazioni anti caduta nei parchi giochi di bambini o per le piste di atletica. Con esosport run abbiamo dato vita al Giardino di Betty, in memoria di mia moglie, direttore tecnico di ESO, Elisabetta Salvioni, prematuramente scomparsa nel 2011. Inoltre è in previsione la realizzazione della prima Pista di Pietro, in onore del grandissimo atleta. Per la realizzazione di questa pista di atletica la moglie di MenneaManuela Olivieri, ha donato un paio di scarpe da corsa del marito come gesto simbolico.

Dal running al bike, dunque, come funziona il riciclo di camere e copertoni usati?

Con la gomma di camere d’aria e pneumatici realizziamo la stessa materia prima seconda che otteniamo delle scarpe. 
Al momento, purtroppo, molti negozi non smaltiscono in maniera corretta questi materiali.

Ad oggi in Italia non esiste un unico modo di realizzare la raccolta di camere d’aria e copertoni di biciclette: molti Comuni non accettano di assimilare questi rifiuti con il rifiuto urbano: il negoziante si deve avvalere quindi di aziende private.

ESO con il progetto esosport bike di trasporto e smaltimento su tutto il territorio nazionale, si occupa anche di consulenza ambientale e offre il servizio di preparazione della documentazione per la richiesta della riduzione della TARI, se prevista dal regolamento comunale. Offre inoltre la possibilità di recuperare copertoni e camere d’aria esausti: attraverso un processo di selezione e triturazione arriviamo a fargli fare ancora molta strada.

Il materiale dopo essere stato lavorato viene donato alle pubbliche amministrazioni per la costruzione de “Il Giardino di Betty” e “La Pista di Pietro”.

Al negoziante viene fornito un kit composto da un ESObox per la raccolta delle camere d’aria e da un’asta per raccogliere i copertoni in modo ordinato. Il kit comprende anche materiale informativo per il negoziante e per i clienti oltre ad alcuni gadget, utili alla promozione del progetto, ma anche alla comunicazione dell’impegno “green” del negozio, che aderendo all’iniziativa ottiene da ESO la “certificazione” di Green Store.

Per aderire al progetto i negozi possono visitare il link: https://www.esosport.it/aderisci-al-progetto-esobike/

 

Fonte: Bike4Trade, Ottobre 2017




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