Prima dell’Expo 2015 erano 21 milioni gli italiani che si dichiaravano coinvolti dalla tematica, ora sono 36 milioni. I ragazzi sono quelli che mostrano maggiore interesse. I risultati di un sondaggio LifeGate
In cinque anni l’interesse degli italiani per il concetto di sostenibilità è quasi raddoppiato. Poco prima dell’Expo del 2015 erano 21 milioni gli italiani che si dichiaravano coinvolti nel tema della sostenibilità, mentre ora sono almeno 36 milioni. Una presa di coscienza, quella riguardante i temi ambientali, sociali, sull’ energie o la mobilità del futuro, che passa attraverso la spinta dell’onda verde soprattutto dei giovani e delle donne che negli ultimi anni, guidati da movimenti come quello ispirato da Greta Thunberg, hanno contribuito ad accendere i riflettori sulla necessità di ridisegnare il mondo in maniera equa e sostenibile.
L'Osservatorio sullo stile di vita sostenibile
A raccontare come cambiano le priorità degli italiani è il sesto rapporto dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile realizzato da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR. Il report, basato su un campione di oltre ottocento individui rappresentativi della popolazione maggiorenne, disegna attraverso i sondaggi come è cambiata l’attenzione degli italiani per i temi della sostenibilità. La maggioranza dei cittadini intervistati si è detta “appassionata” al tema (38%), superando per la prima volta coloro che si dichiarano semplicemente “interessati” (34%). Nella fotografia del rapporto fra la società italiana e la sostenibilità, il 72% degli intervistati sostiene di percepire le azioni sostenibili come un patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane.
Importante la protesta di Fridays For Future
I più interessati a tematiche come la crisi climatica in corso, che inciderà direttamente sul futuro delle prossime generazioni, sono soprattutto i giovani. In particolare, a dimostrare maggiore interesse per questi argomenti, sono i ragazzi della “Generazione Z” e le donne di età compresa tra i tra i 35-54 anni, “diplomate o laureate, professionalmente attive”, si legge nel report.
“I risultati della ricerca hanno rivelato come il 46% della popolazione (+14% rispetto al 2019) abbia piena comprensione del vocabolario della sostenibilità”, spiegano da Lifegate. In particolare “il 70% conosce il fenomeno del riscaldamento globale (l’81% è della Generazione Z), il 63% della crisi climatica, il 63% l’energia sostenibile (+20% rispetto al 2019), il 51% dell’alimentazione sostenibile (+13%), il 46% della mobilità sostenibile (+23%), il 40% della moda sostenibile (+20%), il 40% il turismo sostenibile ( +15%) e il 34% la sostenibilità sociale”.
L’interesse crescente degli italiani per i temi della sostenibilità si legge anche attraverso il fatto che, per esempio, l’introduzione dell’Ecobonus per uno sconto fiscale nei lavori di efficientamento energetico nelle abitazioni sia una questione ritenuta “fondamentale” per l’87% degli italiani, oppure come il tema plastica sia particolarmente sentito dall’86% della popolazione. Il 76%, inoltre, ritiene importante la protesta dei giovani del movimento Fridays For Future come stimolo per trovare soluzioni nel fermare il surriscaldamento.
Se si entra più nello specifico chiedendo dei comportamenti sostenibili quotidiani, gli intervistati hanno raccontato di fare sempre la raccolta differenziata (83%), di limitare l’uso della plastica (40%) e mezzi inquinanti (30%) e di consumare infine più prodotti a km 0 (il 29%).
Sì a spesa per prodotti sostenibili
Più in generale circa un quarto degli italiani si dice disposto a spendere di più per prodotti sostenibili: il 44% in quelli a chilometro zero, il 36% nei prodotti bio e per i giocattoli fatti con materiali riciclati e il 32% in prodotti legati all’energia rinnovabile. Un’azienda che produce è considerata sostenibile soprattutto se “usa responsabilmente le risorse”, mentre gli “investimenti sostenibili” sono importanti per l’89% degli intervistati.
Infine, c’è anche la crescita rispetto al 2019 (+6%) nell’interesse d’acquisto verso le polizze contro le calamità causate dai cambiamenti climatici. Se invece si parla di turismo, 10,5 milioni di italiani dichiarano di scegliere una vacanza sostenibile, anche se il prezzo è maggiore e in termini di acquisto, per esempio per l’abbigliamento, i ragazzi della Generazione Z raccontano di essere sempre più sensibili alla provenienza dei materiali. Ovviamente, per una questione di sostenibilità.